Il venerdí

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Suonarono al campanello e Amy come al solito mi saltò in braccio.

"Alexis, come sei bella" aggiunse la bambina toccandomi i capelli.

"Buonasera Alexis, di bene in meglio" dissero i signori Peterson.

L'unico a non commentare sul mio look era stato Rob.

Se ne stava zitto in disparte, mi faceva quasi pena.

"Che cos'hai Rob?" Incalzò mia madre turbata

"Oh, niente signora Robertson" disse ammiccando un sorrisi, quel sorriso di cui ero innamorata, una volta.

"Si è lasciato con la ragazza il signorino" sussurrò la madre alla mia.

Dalla bocca delle due uscirono fuori un "oh" e un "già".

Io rimasi neutra.

Sapevo quanto fosse dispiaciuto a Rob questo distaccamento, era l'ultima storia in cui mise tutto se stesso.

E vederlo così mi angosciava, anche se in realtà non mi doveva importare niente, cenammo tutti quanti molto allegramente e anche lui ammiccava quel sorriso.

A fine pasto, tornai in camera per prendere il regalo di Amy per il suo compleanno, anche se era la settimana dopo.

Mentre stavo cercando di fare mente locale qualcuno bussò alla mia porta.

"Alexis posso entrare?"

"C-certo" risposi sorpresa nel vedere Rob sulla porta.

Si sedette sul letto.

"Che cosa stai facendo?" Mi chiese.

"Non ricordo dove ho messo il regalo di tua sorella"

"Ma è tra una settimana" si lamentò

"Lo so, ma quel giorno per vari impegni non so se ci sono, quindi glie lo consegno oggi, speriamo che le piaccia!"

"Ah" fu la sua risposta

"E dove vai se posso chiedertelo?"

"Fuori città, Rob"

Annuì

"Come mai qui?" Gli chiesi io.

"È da quando avevamo 11 anni che non entrasti nella mia stanza" affermai.

"... Ti vedo bene" continuò il discorso trascurando la mia domanda.

"... Sei molto meglio adesso!"

"Grazie" risposi sottolineando.

Quello era il suo modo di farmi dei complimenti, non é mai stato bravo con le parole.

"E quindi tu e Lara ... Mi dispiace, so quanto ci tenevi a lei" dissi mettendogli una mano sulla spalla.

"Anche a me, ma passerà no? Soprattutto pensando che mi ha fatto cornuto ben due volte" era sul punto di piangere.

E l'ultima volta che vidi Rob piangere era stato per il rimorso di aver rubato delle caramelle ad una bambina.

"Passerà, tranquillo" fu l'unica cosa che mi uscì dalla bocca

"Basta parlare di me, parlami di te"

"Di me? Beh, sai tutto no ?"

"So tutto ma non so nulla" mi fece l'occhiolino

"Beh, i miei voti li sai, frequentiamo lo stesso liceo, abitiamo praticamente uno accanto all'altro, quindi immagino tu conosca tutti i miei orari e beh, non c'è altro da aggiungere"

"Beh si questo lo so sciocca, ma intendevo te.

Se hai una relazione nascosta con qualcuno o se si nasconde un'altra Alexis dietro questi vestisti.

Ah, come mai questo cambiamento ?"

"Mi stai facendo il terzo grado ?" risposi con sarcasmo

"Beh no, sono ufficialmente single.

Per quanto riguarda al cambiamento era da un po' che volevo farlo e con l'aiuto di Josefina ci sono riuscita, così si spera"

"Josefina..."

"Si, lei"

"Non mi hai risposto ancora ad una domanda"

Corrugai la fronte.

"Si nasconde un'altra Alexis dietro a quegli indumenti ?

Se è così mi dispiacerebbe moltissimo perché ancora ricordo quei bellissimi momenti passati assieme come se fosse ieri"

Mi intenerì.

Dopo tutto quello ciò che era successo non pensavo potesse dirmi tali cose.

"Non lo so" risposi

Entrò improvvisante Amy

"Ragazzi, mi avete lasciata sola con i vecchi.

Posso stare qui con voi ?" Mettendo la boccuccia

"Certamente tesoro, stavamo per raggiungerti.

Ecco a te" dissi porgendogli il regalo

"è un po' in anticipo ma è meglio così no ?"

La bambina era euforica, scansò il fratello e si mise comoda per aprire il suo regalo.

Era una borsetta di Minnie, il suo cartone animato preferito con la t-shirt abbinata.

Rimase entusiasta, mi stampò un grosso bacio e mi ringraziò.

Era così facile farla contenta.

Rob mi sorrise ed Amy si rivolse a me a Rob e disse

"Possiamo vederci un cartone?"

"Ehm, Amy io stavo per andarmene..." fece il fratello

"Ti prego Rob resta con me ed Alexis" poi gli mostrò la faccia tenera del gatto di Shrek e lo convinse.

"Ok, fammi inviare un messaggio allora"

Scelse il dvd e lo andammo a vedere in camera mia perché giù in salone c'era troppo brusio.

Misi play ed Amy si mise tra me e il fratello.

Dopo mezz'ora mi accorsi che la bambina dormiva come un ghiro e che il fratello, al contrario suo, era troppo arzillo.

"Ora puoi anche andare" gli dissi sottovoce

"E perché ?" Mi piace questo cartone fece

Lo guardo storto.

"Oh no, Amy si è addormentata..."

"Sta tranquilla, lasciala dormire qui, ci penso io a lei domani mattina"

"Sei sicura ? Non è un disturbo?"

"Voi Peterson non disturbate mai"

Mi pentì subito di quella frase.

"Va bene, ma io resto fino alla fine eh" mi pizzicò.

Annuì senza rispondere e tutto dopo un po' si fece buio.

INFERNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora