Non é poi cosí vero che gli opposti si attraggono, sai? Quando in un equazione sono presenti valori come 2 e -2, x e -x, cosa fai? Li semplifichi, no?. Vedi, gli opposti non si attraggono assolutamente, gli opposti si annullano. Cosí nella vita reale, se due persone sono tanto, troppo, completamente diverse non ci sarà mai niente capace di legarle, si annulleranno a vicenda, si azzereranno come due numeri di un equazione.
Ma possono due persone così diverse riuscire ad essere l'eccezione alla regola? Andare oltre ogni confine, superare ogni limite e creare una nuova storia? La loro?
Lui non aveva molto da offrirle, solo un po' di irritabilità, permalosità, gelosia più del dovuto... un pizzico di paranoia, un'immensa fragilità e tanto amore, di quelli sofferti ma dei più veri mentre lei, dal canto suo era una persona completamente differente.
E fu in quella notte, esattamente la notte di San Lorenzo, che i loro destini si incrociarono per la prima volta e non si lasciarono più.
"Ma cosa..?" disse Madyson che ormai era completamente spiaccicata al suolo.
"Ti ho fatto male? Dio adesso mi toccherà portarti all'ospedale e arriverò in ritardo per colpa tua!" borbottò il ragazzo che l'aveva appena fatta cadere, mentre Madyson alzò gli occhi al cielo e afferrò la mano che le aveva appena teso per aiutarla a rialzarsi.
"Non sono mica morta, tranquillo." Rispose scuotendo la testa e prese a passarsi le mani sui capelli per togliere le foglie che si erano impigliate durante il brusco atterraggio.
"Ma si può sapere cosa ci fai in un parco a quest'ora? Per lo più correndo come un'assatanata."
"Non sono affari tuoi e per tua informazione quello che stava correndo come un assatanato eri tu, caro mio!" disse puntandogli il dito contro.
"Oh, scusa se mi preoccupo per l'incolumità di una ragazzina dato che l'orario non è dei migliori." sputò fuori il moro di fronte a lei con rabbia e irritazione, senza curarsi di mantenere un tono basso per non svegliare le persone che dormivano nei palazzi accanto al parco.
"Come sei permaloso." scherzò beccandosi un'occhiataccia da lui.
"Visto che sei ancora integra ti lascio alle tue corse da pazza notturne." Disse il ragazzo superandola e riprendendo a camminare non curante dei passi che si sentivano alle sue spalle.
"Dove stiamo andando?" domandò Madyson, dopo averlo raggiunto e assumendo un tono più allegro.
"Io e te proprio da nessuna parte." rispose senza degnarla di uno sguardo mentre cercava di seminarla allungando il passo.
"Perché? Non vorrai lasciarmi sola proprio la notte di San Lorenzo."
"Invece è proprio quello che voglio fare dato che fino a cinque minuti fa non sapevo nemmeno della tua esistenza." Disse brusco cercando invano di lasciarla indietro.
"Perché sei così scorbutico?"
"Non sono scorbutico, sei tu che mi stai addosso e poi non so nemmeno chi sei."
"Oh, bhe...Sono Madyson Olsen, tu?"
"Zayn." Rispose continuando a guardare di fronte a se. "Zayn Malik."
"Scommetto che hai sempre voluto fare una presentazione di questo genere!" Affermò la rossa ridacchiando e aggrappandosi al suo braccio per non rimanere indietro.
"Ma tu fai così con tutti?" chiese irritato dalla situazione che ormai si era creata.
"Così come?" domandò beccandosi l'ennesima occhiataccia.
"Ti incolli al primo che ti capita davanti e non lo molli più? Se è un tentativo di abbordarmi sappi che non ci stai riuscendo."
"Non ci sto provando con te, e comunque non faccio così con tutti."
"Allora perché con me si?" domandò di nuovo e quasi saltò di gioia nel vedere il locale in cui si sarebbe dovuto trovare con la sua cerchia di amici.
"Bhe, è una storia al quanto lunga che non ho voglia di spiegare."
"Sono arrivato." concluse Zayn prima di aprire il portone ed immergersi nella massa di folla con Madyson al seguito.
"Puoi pure lasciarmi e andartene ora." disse mentre con lo sguardo cercava la sua compagnia.
"Non vorrei perdermi qua dentro." Orlò la rossa cercando di farsi sentire.
Quando finalmente riconobbe i volti familiari dei suoi amici, Zayn, si fece strada fra la mischia di gente e in poco riuscì a raggiungerli senza più sentire quella debole presa al braccio che l'aveva accompagnato fino a la.
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I Didn't Want It. ||ZJM
FanfictionLui non aveva molto da offrirle, solo un po' di irritabilità, permalosità, gelosia più del dovuto... un pizzico di paranoia, un'immensa fragilità e tanto amore, di quelli sofferti ma dei più veri ,mentre lei, dal canto suo era una persona completame...