Capitolo 2

187 9 0
                                    

E' ovvio che non potevamo restare in quella posizione per molto tempo, anche se non mi dispiaceva essere stretta a quel modo, soprattutto da un figo come lui, quindi mentre cerco un modo carino per dirgli di lasciarmi andare lui inizia a parlare.

'Baby, è tutto ok?'

'Certo tesoro, è tutto ok. Sei nuovo? Non ti ho mai visto da queste parti.....e conosco molto bene tutti....'

Non riesco a far a meno di fargli l'occhiolino, immaginavo fosse un ragazzo sveglio e capisse l'allusione, infatti è così perché mi abbaglia con un sorriso a trentadue denti.

Pure quelli sono perfetti! Ma cos'è? Forse un dio in carne ed ossa?

Comunque sia, anche lui non sarà diverso dagli altri e deve ricevere il trattamento speciale (perché è lui) nello stesso modo dei, decisamente meno fighi, altri.

Quando mi lascia andare mi rendo conto che la mia prima impressione non era sbagliata, e veniva confermata da uno sguardo più accurato del suo corpo.

E' alto, sarà almeno venti centimetri più alto di me e io sono alta 1,70 cm.

Ma per dio, è davvero super muscoloso, la camicia di cui sono aperti i primi cinque bottoni lascia intravedere un petto ampio e scolpito, segno tangente di molte ore passate in palestra;  percorrendo il suo corpo verso il basso arriviamo a dei fianchi stretti messi in risalto da dei jeans blu scuro. 

Quando poi si gira per raccogliere uno zaino nero che deve aver fatto cadere mentre gli sono finita addosso, mi lascia un favoloso primo piano del suo culo, che sembra essere molto sodo.

'Sì, sono nuovo, mi sono trasferito due giorni fa, ma fammi capire, qui le ragazze sono tutte come te?'

Gli rivolgo uno sguardo ammiccante e gli dico: 'No, io sono unica, e poi mi sono trasferita anche io, ma due mesi fa'.

'Beh, sono felice, almeno ora conosco qualcuno, io sono Jase comunque, tu come ti chiami bellezza?'

'Angel, e di un po' Jase, in che classe sei?'

'Sono all'ultimo anno e tu?'

'Anche io, siamo fortunati, abbiamo pure la stessa età!' 

Con un sorriso mi risponde: 'Se hai 19 anni allora sì, se ne hai 17 allora no!'

Io scoppio a ridere e rispondo: 'Ne ho 17, ma tu perché ne hai 19? Sei stato bocciato?'

'No', poi prima di continuare la frase si ferma e mi guarda con quei suoi zaffiri blu come se cercasse qualcosa che lo spinga a fidarsi di me, ed evidentemente lo trova perché continua dicendo: 'Problemi familiari, i miei genitori sono morti in un incidente stradale, un tir li ha presi in pieno. Ho attraversato un momento difficile e non molto bello, e perciò mi sono preso due anni sabbatici e ho cazzegiato un po' di qua e di là.'

'Oh, capisco, anche i miei sono morti, ora vivo con uno zio che non sapevo di avere e che soprattutto non vedo mai e sono diventata quella che sono'.

Mi guarda confuso ma non chiede altro sulla mia vita passata, ma dice: 'Forza, bellezza, andiamo in classe!'

Poi come se si fosse ricordato qualcosa di molto importante si gira e mi chiede: 'Ma siamo amici vero?'

Non so cosa rispondere, io non mi fido degli altri e tanto meno di uno che non conosco come lui, ma mi viene spontaneo dirgli: 'Sì'.

Trust in our love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora