Capitolo 5

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Pov. Jase

Non capisco, perché tutto ad un tratto non mi vuole più? E davvero pensa che da lei voglio solo "un'avventura" come l'ha chiamata?

Chiariamoci, eccome se la voglio, ma non come intende lei. Io voglio stare con Angel.

Poter dire a tutti che lei è solo mia.

Poterla stringere a me nei momenti brutti, e anche in quelli belli.

Poter baciare quelle labbra tutte le volte che mi pare, perché sono il suo ragazzo e vuol dire che sono mie.

Poterla coccolare come tutte le ragazze di questo mondo si lasciano coccolare dai loro ragazzi.

Poterle comprare tutte le cose che vuole, e farle un sacco di regali.

Infine poterle dire quelle due magiche paroline tutte le volte che voglio, anche se so che è ancora troppo presto, ma io sento che di lei mi posso innamorare, veramente e incondizionatamente.

Ma lei salta fuori con questa storia che non possiamo essere amici, ma che però possiamo scopare.

Io proprio non la capisco, io non voglio perderla anche solo come amica, certo starò malissimo quando lei troverà la sua anima gemella ma io devo starle accanto.

'Non voglio scopare con te, io voglio esserti amico, per ora' le dico cercando di convincerla che non mi può lasciare andare così.

'Allora non so cosa farci, mi dispiace, ma davvero non possiamo essere amici, non sei tu sono io, tranquillo'. Lo vedo che ci sta male anche lei, ma non comprendo perché si sta facendo male e con lei fa soffrire anche me.

'Ti prego, almeno proviamoci, io......'

'No, ho detto di no, non voglio essere tua amica, ne tua ne di nessun altro'.

Sta per alzarsi quando entra il professore che le dice: 'Finalmente anche tu hai trovato un compagno, sono felice così non dovrò supplicarti tutte le volte di stare vicino a qualcuno'.

Da quello che ha detto il prof capisco che non ha davvero amici, pensavo solo che esagerasse, insomma, con chi parlerà allora di tutte quelle stronzate da ragazza?

Si volta verso di me e ritornando a sedersi e dice: 'Non sei tenuto a rivolgermi la parola, se vuoi andarti a sedere vicino a qualcun altro non ho nessun problema'.

Il modo con cui l'ha detto era più un ordine che un suggerimento, come se davvero volesse starsene da sola, ma io ho deciso che non voglio lasciarla andare, la seguirò anche se non vuole e sarò lo stesso suo amico, che lei lo voglia o no, ed è anche quello che le sto per dire.

'Ascolta, mi dispiace che tu non voglia essere mia amica, ma io non permetterò che questo accada, non sarai da sola mai più, ci sono io con te, sia che tu lo voglia o che non lo voglia'.

Mi guarda con la bocca aperta ma non dice niente, sembra un tantino sconvolta, addirittura sembra che non avesse mai sentito parole come queste da nessuno rivolte verso di lei.

Non è un mio problema, ho già detto quello che penso, e non cambierò idea tanto facilmente, neanche per lei. Farei qualsiasi cosa mi chiedesse ma non questa e lo deve capire una volta per tutte.

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