Sento che farò una gran fatica a lasciarlo andare, ma questo non dipende da me, ma da lui, deve capire una volta per tutte che io e lui non possiamo aver nessun rapporto che quello di compagni di classe. Ma sembra non voler proprio desistere.
Sento che oggi sarà una giornata più faticosa delle altre, averlo tutto il giorno vicino a me alimenterà solo il fatto che lui voglia far conversazione con me, ma io non lo voglio nemmeno ascoltare, voglio solo che tutti mi lascino in pace, sto così bene per conto mio.
Quando finalmente le prime tre ore sono passate e suona la campanella della ricreazione esco dalla classe e vado in cerca di Mirko.
Appena lo vedo mi sorride e mi viene incontro abbracciandomi.
'Ciao bellezza, come stai?' mi chiede, è sempre gentile con me.
'Di merda, e tu come stai?' gli chiedo cercando di abbozzare un sorriso finto, che mi deve essere venuto bene perché non indaga troppo sul perché non sto bene.
'Bene. Cosa fai oggi pomeriggio?' dice sorridendo.
'Niente, perché?' gli rispondo anche se ho capito benissimo perché me lo ha chiesto.
'Bene, allora che ne dici di venire a casa mia?'
'Certo, ve bene, alle quattro per te è ok?' chiedo anche se sono sicura che sarà una risposta affermativa.
'Super allora ci vediamo alle quattro ora devo proprio andare, la natura mi chiama. A dopo' sorridendo se ne va.
'A dopo'. Gli rispondo anche se ormai è troppo lontano per sentirmi.
Torno in classe e mi siedo al mio posto, noto subito che Jase non c'è, sicuramente sarà con una sciacquetta che vuole portarselo a letto, una come me, ma a me lui non vuole, me lo ha detto chiaro e tondo.
Mi volto e guardo fuori dalla finestra e lo vedo, è là che cerca di far amicizia con un gruppo di ragazzi. Anzi credo che amicizia l'abbia già fatta, sembra già che si conoscano da moltissimo tempo. Sono quasi invidiosa di lui, è bravissimo a farsi degli amici, ma poi mi viene in mente perché io non ne ho e allora non sono più gelosa, anzi sono solo felice per me.
Quando suona la campanella di fine scuola prendo la mia borsa ed esco dalla classe senza aspettare nessuno. Mi dirigo verso la mia auto e torno a casa.
Mangio un'insalata scondita e poi vado a fare un po' di compiti prima di andare da Mirko.
Un'ora e mezza dopo ho finito e capisco che ho ancora un sacco di tempo prima di prepararmi per andare. Decido di andare a fare una corsa e così mi vesto e parto.
Circa un'oretta dopo sono di ritorno tutta sudata ma contenta. Vado a farmi la doccia e poi devo scegliere cosa mettermi per andare da lui. Devo essere sempre perfetta, se no la mia reputazione sarebbe intaccata e io non voglio.
Mi metto una mini gonna, una t-shirt scollata e un paio di scarpe con il tacco, prendo la borsa e le chiavi e sono pronta per andare.
Quando arrivo a casa sua mi porta direttamente in camera e prima che entri dentro di me rivedo gli splendidi occhi di Jase e mi sento triste. Ma poi mi sforzo di togliere questo pensiero dalla mia testa perché ora sono con qualcun altro e devo solo goderne.
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Trust in our love
RomanceCi sono tanti libri che parlano d'amore, una cosa li accomuna tutti. In tutte le storie lui è il ragazzo da conquistare, il bad boy dall'animo di pietra, a cui tutte vanno dietro, ma a lui non frega un cazzo di nessuna finché non arriva lei. Ma se...