Bad day.

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Oggi il cielo é nuvoloso.
L'aria é piuttosto insolita.
Non c'é nessuno in giro.

Io indosso come al solito felpa nera. Con un tupé in testa. Jeanz ad alta vita, con risvoltini alle caviglie (so che molti li odiano, ma non mi odiate) e adidas nere.

Tirava vento freddo, ma il mio corpo resistiva.

Mark non fa niente per aiutarci, anzi forse quel matrimonio é stato uno sbaglio, io ho sempre ragione. Io non piaccio a lui e lui non piace a me il sentimento é reciproco. Ma basta non mi va di parlare di lui.

*drin driin, il cellulare squilla*

Chiamata in arrivo da Sara.

"Sa cosa é successo?"
"Vieni a casa" disse con tono freddo e cupo.
"Ok arrivo"

Appena entro in casa vedo un aria più tosto insolita, come il tempo. Solo che non avevo la minima idea di quello che fosse successo.

"Jas, dobbiamo partire"
"Cosa? Per andare dove"
"Bambina mia, sai a volte ci sono delle cose che dobbiamo farle per forza, perché ci servono per vivere"
"É per tanto tempo?"
"Il tempo necessario"
"Ma dove?"
"Dobbiamo andare in California, vivremo da zia Mary"
"In Californiaa! E con la scuola? Lì non ho amici"
"Hai tua cugina Stasy"
"Ma non l'ho mai conosciuta!"
"Ecco una buona occasione per conoscerla..ah e verrà pure Luke con noi. Anche se contro la mia volontà"
"Luke con noi? Come mai?"
"mark é amico al padre e costui gli ha chiesto un favore, quindi avrai compagnia"
"Bene. Che bello" dissi senza ironia.

Mi volto e vado in camera mia. Devo preparare le valige. Odio le valige. Devo conservare tutti i ricordi amici e affetti di questa città per dare spazio a nuove persone, ma non sono pronta psicologicamente. Sta succedendo tutto così in fretta. Non sono neanche tornata a scuola. So già che verró rimandata, é sicuro.

Messaggio da Luke:
BENE, HAI SAPUTO? LA CALIFORNIA CI ASPETTA

"UH CHE BELLO EH" risposi con uno smile triste.
"Cos'é non sei contenta?"
"No per niente, non voglio andare lì"
"Dai pensa al lato positivo, ci sono io"
"Ahah"

Sa sempre come ribaltare la situazione. Laura quando lo ha saputo si é messa a piangere. La mia vita da male in peggio.

Mark entra in stanza che bello.

"Allora? Pronta per questo viaggio?"
"a dire la verità..no"
"Come mai? Dai so che sarà una bella esperienza!"
"Si per te é facile, ma la mia casa é qui, i miei amici sono qui, la mia famiglia é qui"
"La tua famiglia sta pure lì, che ti piaccia o no ti devi abituare"
"Non chiameró mai famiglia..una famiglia che non é la mia"
"Senti domani chiamerai Mary come Zia Mary e Stefy la devi considerare tua cugina ok? Senno non andiamo per niente d'accordo, non costringermi a fare il cattivo"
"Mz...non sei mio padre non mi dai ordini" gli urlo contro.
"Invece si. Sono sposato con tua madre e quindi sono tuo padre"
"No tu non sarai mai mio padre e io non ti chiamerò mai papà" dissi sbattendo la valigia per terra e andandomene correndo fuori da casa.

Inizia a piovere. Sembra che ultimamente io e la pioggia abbiamo stretto amicizia.
Ero lì sotto quel manto di pioggia a piangere rimpiangendo la morte di mio padre. Con il viso rivolto verso il cielo in ginocchio su un prato che non so neanche di chi é.

"Perché. Perché mi hai abbandonato? Mi hai lasciata sola in questa mandria di pazzi.. vuoi vedere fino a che punto resisto...beh non ce la faccio più..basta ti prego..ho già sofferto abbastanza.." le lacrime ormai si erano mischiate con la pioggia. Lanciai un urlo di tristezza come non mai.

Sara si trova nella macchina di fronte a me. Ferma la macchina scende di corsa mi prende e mi carica su. Tremo come una foglia. Il mio sguardo é fisso nel vuoto.

"Ma ti sei rincoglionita?!" Disse Mettendomi una coperta sulle spalle.
"Si, non ce la faccio più, solo la California ci mancava"
"Dai non é nulla di grave"
"Forse per te no, ma per me si!"
"Fidati ci sono cose molto più gravi di questo"
"Si hai ragione, tipo il fidanzato di cui non mi hai mai parlato"
"E tu come lo sai?"
"Le cose si scoprono prima o poi"
"Scusa, avrei dovuto parlartene, solo che ti vedo un po' giù in questi giorni dov'é finita la Jasmine sorridente e vivace di tutti i giorni?"
"Forse non esiste più da quel maledetto matrimonio"
"É mark? Il problema della tua tristezza?"
"Si. Se non ci fosse sarebbe tutto più semplice"
"Mah dai, coraggio. Ti abituerai" mi strinse tra le sue braccia e mi portó a casa.

[...]

finalmente mi trovo nel caldo abbraccio delle coperte del mio letto. Questa giornata proprio una merda.

Domani si parte.

Non resisteró a lungo.

L'amore Non Ha Un SensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora