Prologo

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Il terreno arido sotto di loro sembrava reclamare il loro sangue. Il calore era così soffocante da rendere ancora più nervosi i soldati. I due eserciti si studiavano da lontano. Migliaia di uomini in armature di ferro, pronti a uccidere per la fama, la gloria, la sopravvivenza e il denaro. Avevano passato l'intera giornata a muoversi per trovarsi in quell'unico punto della vallata. Appena si erano visti in lontananza si erano fermati, disposti per l'imminente scontro ed erano rimasti in attesa di un segno. In quell'atmosfera tesa e satura di desiderio di morte gli uomini invocavano e pregavano i loro dei. Le armature erano troppo pesanti e il calore intenso stava portando allo stremo quegli uomini. I generali di entrambi gli eserciti avevano portato le loro truppe in quel luogo incuranti del terreno, del tempo, incuranti della loro ignoranza strategica in guerra. Veterani, soldati novizi, generali, vecchi, giovani, non c'era distinzione in quell'ammasso di carne coperta di ferro. C'era chi aveva ucciso cosi tanto da non saper fare altro, chi non aveva mai ucciso un uomo, chi combatteva solo per inerzia, chi per la gloria avrebbe volentieri cosparso le sue mani di sangue altrui e chi, sicuro di se stesso e del suo lignaggio, sarebbe stato al sicuro per tutta la guerra. Poco più in la degli enormi eserciti c'era una grande roccia su cui si trovavano due uomini intenti ad osservare la battaglia. Entrambi in piedi, indossavano lunghi mantelli che coprivano loro i volti. Il silenzio fra loro era totale, le parole erano quasi superflue. Osservavano con attenzione ciò che sarebbe successo di li a poco. Fu l'uomo più alto a parlare per primo. La sua voce senza nessun'emozione avrebbe intimidito chiunque, ma non lui che lo conosceva da anni ormai.
<Parteciperai stavolta?>
<Forse non dovrei?>
Per qualche minuto l'unica risposta furono gli ansimi, i grugniti, le preghiere confuse di quei soldati portate dal vento fino a loro, insieme al puzzo di sudore e di terrore.
<Sai come vieni chiamato?>
<Il demone piangente. Mi si addice dicono>
<Stavolta la troverai?>
<La cerco da anni ormai, prima o poi verrà da me>
<Solitario nelle guerre lui giunge. Con un mantello e un cappuccio stravolge il campo da guerra. Nessuna distinzione, nessun onore. Uccide come un demone ma piange come un umano>
L'altro uomo si tolse il cappuccio e osservò le nuvole in cielo e loro forme mutevoli. Il cielo azzurro, quel luogo cosi in alto e lontano dove molti collocavano l'aldilà, dove molti di quegli uomini là sotto sarebbero finiti per mano sua.    

Il demone piangente e la guerra.Where stories live. Discover now