Ludovica.
Sono le 16:45 e non so da quanto tempo sono seduta su queste stupide sedie.
Quando sento chiamare il mio volo.
Finalmente
Stavo sistemando le mie cose per sedermi, e notò una piccola bambina, che cerca di attirare la mia attenzione con il suo orsetto.
-ciaoo bella bimba- le dico, per fargli capire che l'avevo notata.
-ciaoo, io sono lisa, tu?-
Sorrido. -io sono Ludovica, sai sei davvero carina piccola principessa-
-nono già hai sbagliato, io non sono una principessa, le principesse sono quelle ragazze alte, belle che vivono nei reami e hanno un principe che le ami. Non sono quelle che portano questa- dice mostrandomi la sua gamba amputata.
Piccolaa cucciola.
Mi fa rattristire. È davvero brutto a cinque anni, non poter correre come gli altri bambini nei parchi. -sai, quelli sono principesse tanto per esserlo, le vere principesse sono quelle come te, che trovano in un modo o nell'altro un motivo per sorridere. Io ad esempio, sono una guerriera.-
-noo, non voglio che tu sia una guerriera. Mamma prima di volare in cielo, mi ha spiegato che tutte le guerriere volano in cielo prima o poi-
Cazzooo, non ne dico una giusta.
Gli regalo un braccialetto con scritto "berlin"
-allora non ci pensare più a cio che ti ho detto, ora questo aereo atterra, io ti regalo questo cosi ti ricorderai di me-
Mi fa un sorriso, che mi fa rimanere senza parole. La invidio, ha una forza stupenda.
Hanno avvisato che stiamo per atterrare, mi affretto a recuperare le mie cose, quando Lisa si avvicina e mi regala il suo orsetto
-trattalo bene, ha paura dei temporali-
Dioo, è un'amore di bambina.Sofy.
Parcheggio, Leo è stato troppo stressante con questa ragazza.
Lo rimproverò un paio di volte, e gli dico di sbrigarsi.
La vedo, con la sua valigia azzurra.
Le sorrido e mi avvicino e gli do un abbraccio fortissimo.
-ehiii- mi urla -mi fai soffocare-
-piccina, mi sembrava che te ne eri pentita- cerco di sdrammatizzare un po -non dirmi che hai paura di volare- dico notando il peluche che ha in mano.
La tiro per un braccio, vado a presentarla a Leo.Leo.
Vedo sofy che sorrideva, e poi vedo lei, una ragazza semplice ma allo stesso tempo magnifica, aveva una valigia azzurra.. Era stupenda.
Sorrideva, e gli si illuminavano gli occhi.
Cazzoo... È bellissima.
La mia voce interiore aveva proprio ragione, per una volta nella vita.
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• A Parallel Love •
RomanceLeo, o meglio dire Leonardo Nelli, terzo liceo classico; fa calcio. Lui, il solito ragazzo orgoglioso. Bono, conosciuto da quasi metà quartiere. Il solito ragazzo desiderato dalla comitiva. Quello che se non c'è lui non si esce. _____________ Ludov...