Hate That I Love You.

HATE THAT I LOVE YOU.

Londra ha esattamente 8 615 246 abitanti, la sua estensione superficiale la rende la città più estesa d'Europa e la più popolata dell'Unione Europea. 

Quindi, in fin dei conti, si potrebbe definire piuttosto grande. 

Si potrebbe definire una città che offre a tutti i suoi abitanti i propri spazi, dà la possibilità a tutti di vivere tranquillamente, in pace. Perché, alla fine, in una città come Londra vivono migliaia e migliaia di culture diverse. 

A Londra vive il mondo intero, perché ci si può imbattere in ogni tipo di persona diversa.
Il mondo è bello perché è vario, si potrebbe dire, no?
No, non si potrebbe dire. O almeno, gli Styles e i Tomlinson non avrebbero mai pronunciato una frase simile perché, beh, nonostante tutte le sue belle caratteristiche, Londra, per loro, continuava ad essere troppo piccola. 

La Tomlinson Corporation e la Styles Enterprice erano due aziende, che si occupavano di Holding finanziario, che, dalla loro storica fondazione, erano rivali.
Famose in tutto il mondo per il loro valore esageratamente alto di fatturato, tutti, soprattutto gli abitanti del quartiere di Richmond erano a conoscenza dei loro rapporti falsi quanto avversari. O meglio, tra loro scorreva un vero e proprio odio, nascosto da falsi sorrisi e ancora più false dichiarazioni alle loro interviste dove i due proprietari si definivano sempre ottimi amici e perfetti vicini di casa. Sì, perché gli Styles e i Tomlinson vivevano anche a pochi metri di distanza tra loro. 

Si poteva notare la loro immensa differenza anche nell'osserva le loro grandi ville.
I Tomlinson possedevano una villa sontuosa ed all'ultima moda, moderna e all'avanguardia.
L'umile dimora degli Styles, invece, era una villa all'antica, quanto reale. I bambini delle strade di Richmond la chiamavano la magione dei Luthor, forse perché ricordava molto il luogo in cui l'arcinemico di Superman viveva, nella serie Smallville. O forse perché il loro padrone di casa era severo, ricco e spietato come Lionel Luthor; i genitori preferivano davvero non chiedere il motivo per cui i loro figli avevano deciso di denominarla in quel modo. 

Era una faida, la loro, che durava da quasi un secolo ormai, e si tramandava di generazione in generazione; probabilmente nessuno ormai ricordava il motivo per cui quelle due famiglie avessero iniziato a competere in quel modo così brutale tra loro, ma ormai la guerra era aperta da troppo tempo per poter riuscire a chiuderla. 

Le loro famiglie si odiavano, i rispettivi dipendenti che lavoravano nelle loro aziende si odiavano, le società di cui loro possedevano le azioni si odiavano.
Per intenderci, se una possedeva una percentuale delle azioni della Coca-cola, l'altra le possedeva della Pepsi. 

Lo sapevano tutti l'odio che si covavano a vicenda, eppure tra di loro continuavano a mostrare i soliti sorrisi di circostanza e abbracci fraterni poco apprezzati.
Come in quel momento, ad esempio, in cui tutti i principali possessori d'azienda erano seduti nella lussuosa sala riunioni della Styles Enterprice a discutere di affari e gli Styles e i Tomlinson erano rigorosamente seduti ai rispettivi capo tavola, affiancati dai loro primogeniti maschi i quali, come da copione, anzi, come era giusto che fosse, si odiavano a vicenda. L'unica sostanziale differenza era che, beh, loro non amavano nasconderlo, anzi, amavano dare argomento di cui parlare ai media.