"Ho chiesto una spillatrice ad Harry e lui mi ha detto di prenderla direttamente da qui, poi tu hai chiuso la porta e non avendo trovato alcuna spillatrice ho pensato che fosse uno stupido scherzo"
Esclamai frettolosamente, voltandosi leggermente verso Harry, che intanto era uscito dal suo ufficio.Michael si girò verso il riccio e lo guardò come per chiedere conferma, che tra l'altro ottenne molto velocemente con un cenno positivo.
"Va bene, ciao"
Borbottò il ragazzo che avevo davanti prima di dirigersi all'esterno della caserma.Mi affrettai a corrergli dietro e lo raggiunsi fuori, sedendomi poi al suo fianco sulla gradinata.
Lui non svolse neanche lo sforzo di girarsi verso di me, avevo il presentimento che lui sapesse cosa avrei detto e ciò mi faceva sentire alquanto prevedibile."Michael, vorrei davvero sapere cosa ti prende e perché hai questo costante odio nei miei confronti, ricordi il primo giorno? Harry disse che saresti diventato il mio migliore amico, invece a distanza di mesi tu sei la persona che mi odia più di qualunque altro in questo mondo. Ricordi quando mi chiamavi Alison perché ti piaceva come nome?"
Gli chiesi, sperando che mi avrebbe rivolto la sua attenzione con la gentilezza di una risposta."Smettila di parlare, non hai idea di quello che io provo, e non voglio neanche parlarne con te. Dio mio, mi stai portando via tutto, a partire dal mio migliore amico. Può sembrare una bambinata il verbo "rubare" ma è così che sta andando. Detesto te e i tuoi modi di fare, Calum a momenti smetterà di salutarmi pur di continuare a sbavarti dietro."
Spiegò il ragazzo dalla tinta blu acceso, questa volta senza alterarsi, semplicemente mise in mostra ciò che era il suo stato d'animo, era decisamente distrutto."Michael perché non vuoi ammettere che tu ami Calum? Perché non dirglielo per continuare a dannarti tra rimpianti ed occasioni perse? Affronta la realtà così come ti viene servita, ora va, togliti questo grande peso dal petto e va avanti."
Gli dissi non prima di avergli poggiato una mano sulla spalla, per rassicurarlo in ciò che stava per fare."Tu non capisci, ho paura di perdere il mio migliore amico, sono stato innamorato di lui per la maggior parte della mia adolescenza, e poi arrivi tu, e non mi pento di dare le colpe a te, perché è da quanto ci sei che tutto sta andando a rotoli."
Spiegò prima che una lacrima gli bagnasse il volto."Sai cosa? Alza il culo, non mi interessa neanche un po' del fatto che attribuisci le colpe dei tuoi mali a me perché so che non è così, e sei più infantile di quanto dimostri. Ora vai da Calum e digli tutto, distruggiti, arrabbiati, abbattiti e poi sistema tutto il casino che avrai dentro e vivi la tua vita con più serenità."
Gli dissi mentre gli afferrai il braccio e lo invitai ad alzarsi, non prima di essermi alzata io.Lui semplicemente non disse nulla, si alzò, e senza aggiungere altro mi strinse in un leggero abbraccio prima di ritornare all'interno della caserma e affrontare finalmente la persona a cui tiene di più, prima di ricominciare tutto daccapo.
•Spazio autrice•
E quindi sono viva, ne siete sorprese?😂
Scusatemi eventuali errori, spero che il capitolo vi piaccia!
Ve se ama!🌸
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Dark past [C.H.]
Fiksi Penggemar"Non pensare che sarà così semplice, insomma, guarda te e poi guarda cosa ti circonda, nulla ti accomuna al resto del mondo." ©Tutti diritti riservati