Il Mio Piccolo Bambino di Appena 21 Anni

8/08/1939
"Sono passati giá 3 anni dalla partenza di Nunzio,mi manca tanto e non ho sue notizie da parecchi mesi,l'ultima lettera risale a 7 mesi fa; informava me e mia moglie di aver ricevuto un importante incarico su un sommergibile...e che sommergibile... il Marconi!! Ricordo ancora quando tornò a casa felice di aver trovato lavoro,il suo primo lavoro,era un semplice posto da marinaio a bordo di un traghetto,ma si sentiva felice e realizzato come non mai,era un lavoro umile,ma era il suo grande Sogno; aveva sempre avuto questa passione per il mare,forse fu anche questo che lo spinse a fare il marinaio. Poi un giorno bussò alla porta il suo comandate,che gli comunicava di essere aumentato di grado e di essere diventato SOTTOTENENTE DI VASCELLO,per una questione urgente e anche per tutto il suo onorato servizio prestato alla marina militare.Nunzio saltò giù dal letto in un attimo ed era al settimo cielo...Qualche ora più tardi scoprì di essere stato assegnato alla classe del MARCONI, non poteva davvero crederci...e nemmeno io ci riuscivo... Il mio piccolo bambino di appena 21 anni, Sottotenente di Vascello...che emozione..e fu proprio che da 3 mesi a quella parte ci spedì questa lettera... Era il 29 giugno 1941 quando scoprimmo che il Marconi stava preparando delle mire d'attacco sugli inglesi sull' Atlantico,avevamo paura per Nunzio... Ma nonostante tutto ci facevamo forza nel pensare che ciò che stava facendo era il suo sogno,il lavoro della sua vita,era fiero di ciò che era diventato. Ma ahimè,se avessi saputo...glielo avrei impedito...ascoltavamo la radio,io e mia moglie quando ad un tratto arrivò la notizia dell'affondamento del sommergibile per colpa degli inglesi,erano morti tutti gli 80 commilitoni e il capitano,non c'era più nulla da fare. Io rimasi per qualche attimo senza fiato,poi mi accasciai a terra levando un grido di dolore...,mia moglie che barcollò quasi avesse ricevuto una pugnalata,beh in un certo senso era così. In un attimo mi sentii di aver perso tutto,avevo la sensazione di camminare in un sentiero solitario senza una mappa per orientarmi. Mi sentivo perso...il mio bambino di appena 21 anni morto per aver realizzato il suo sogno,ma dopotutto questa é la guerra: un inutile bagno di sangue e morti innocenti. Quasi mi sentivo colpevole per non essermi inventato anche la più stupida delle scuse per impedirgli di partire,ma ormai non c'era più nulla da fare: la mia vita era,ed è ancora insignificante senza più il mio piccolo bambino di appena 21 anni...