1.

35 2 0
                                    

Era un giorno come un altro. Il solito giorno freddo, poca luce; anche il sole sembrava non volesse assistere alla mia vita.
Esco di casa sempre alle stessa e stressante ora. Anche io miei capellli sembrano non collaborare, eppure la sera prima ho passato le ore a pentinarmeli e a renderli per lo meno "guardabili".
Le domande che affligevano la mia mente era sempre le solite, peccate la risposta si era nascosta molto bene.
< Quando arriverà ciò che darà un risvolto alla mia vita? Quando saprò per certo chi sono? Perchè non riesco a stare ferma? Perchè tutta questa monotonia?>.
La cosa che sapevo per certo era una: odiavo la monotonia o tutto ciò che appartenesse a essa, a partite dalle persone.
Forse era una caratteristica anche del mio segno zodiacale, amare il dinamismo e odiare la monotonia.
Se fossi restata qui anche nel 4º anno nel mio liceo, penso che avrei pensato seriamente al suicidio.
La domanda che però più mi stava a cuore era: <Come sarà la mia famiglia ospitante?>.
Avevo un desiderio che coinvolgeva tutto ciò che appartenesse al mio corpo di sapere in che paese della lontana Florida e chi sarebbe stato lo sfortunato a ospitarmi per 10 mesi.
10 mesi erano tantissimi, 10 mesi erano anche troppi per generare un essere umano, figurati per stare un anno lontana dalla mia famiglia.
Per carità io amo la mia famiglia, ma quando è troppo è troppo.
Tralasciando le mie domande laceranti, proseguii verso la mia giornata cupa.
Auricolari di routine per non sentire ciò che mi circonda e via la paura.
Immaturi, bambini, irresponsabili ovunque. <Perchè?>.
Uno che ne salvasse di quella massa di conformisti. Dove è la vera sostanza?
Orma la mia fiducia era andata pressochè a puttane.
La fiducia? Ah, ma quale fiducia, si è estinta all'epoca di "fidati di me, sono diverso dagl'altri".
L'unica parola che mi ricordavo alla perfezione era: disprezzo.
Disprezzo per la gente che mi circonda, disprezzo per le persona che non vanno oltre alle apperenze, disprezzo per coloro che non hanno idea di cosa sia combattere nella vita, disprezzo per coloro che non hanno idea di cosa voglia dire ottenere risultati e formarsi come persona.
Continuai comunque verso la mia meta.
Arrivata a scuola, entrai e mi sedetti al solito posto.
Non vedevo l'ora di andare a nuoto il pomeriggio, l'unica cosa che mi fa sentire bene, mi lascia dare un senso alla mia vita.
Era ciò serviva a una persona dinamica come me, era ciò che mi faceva sentire viva.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 23, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Waiting for FloridaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora