Capitolo 6

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Io e mia sorella passiamo l'intera mattinata e il pomeriggio insieme.
Abbiamo girato per i negozi e abbiamo mangiato in un ristorantino rustico, mia sorella é andato sul leggero con un'insalata e una bistecca mentre io ho mangiato hamburgher e patatine. Era da un po' che non mangiavo queste schifezze

Ho approfittato per tagliarmi un po' i capelli, adesso mi arrivano alle spalle mentre prima era a metà schiena

Mia sorella ha comprato qualche magliettina e delle tutine per il piccolo mentre io le ho regalato una culla che ha visto e si è innamorata, è di legno bianco con dei piccoli coniglietti incinsi sul bordo e un carion con dei pupazzetti appesi, è bellissima

Spengo la radio appena arriviamo al vialetto di casa e parcheggio dietro alla macchina di Ed

"Sono stanca morta" mia sorella prende la borsa e scende della macchina

"Eh ci credo, ora ti riposi" prendo le sue buste dei sedili posteriori e le altre che tiene in mano

"Guarda che sono incinta non malata, riesco a portare delle buste" sorride mentre sale gli scalini di casa

"Lo so, ma voglio aiutarti. E non voglio che succeda nulla al piccolo" prendo le chiavi e apro la porta tenendola con un piede per far passare Rebecca

"Cosa ti ha fatto cambiare idea? Cioè, quando te l'ho detto sei andata fuori di testa, ora ti preoccupi per noi"
Mi chiede mentre mi segue nella sua stanza

"Il fatto che tu sei mia sorella, e nonostante tu sia una bambina io ti voglio bene. E devo accettare le tue scelte.
Poi, cosa farà quel piccoletto senza la zia migliore del mondo?" Sorrido mettendo le buste accanto al suo letto

Non voglio dirle che sono state le parole di Jay a farmi cambiare idea. Lei ha bisogno di me, e anche se lo sapevo già. Quando le cose me le dice Justin mi entrano in testa, lui ha troppo potere su di me, e non dovrebbe

Questi pensieri vengono interroti dai ricordi di ieri sera, la rabbia mi cresce dentro e mi viene da spaccare qualcosa

"Chiamami quando la cena è pronta, dormo un po'" mia sorella si toglie le scarpe e si stende sul letto accarezzandosi la pancia

"Certo" fingo un sorriso ed esco della sua stanza

Ho bisogno di parlare con Jack, lui sa dirmi le cose giuste nei momenti giusti

Salgo le scale e vado verso la mia camera, nel momento in cui apro la porta sento il rumore di quella dietro di me che si apre

Ci metto tutta me stessa per non girarmi, potrei vederlo o peggio ancora, trovare un'altra ragazza mezzanuda e sarebbe un colpo troppo forte.
Entro nella mia stanza e chiudo la porta

Mi siedo sul letto e prendo il cellulare dalla borsa, digito il numero di Jack e premo l'incona del telefono verde

Dopo il terzo squillo risponde
"Mad, che bello che mi hai chiamato" si sente dalla sua voce che è felice, e posso immaginare quel sorriso che ha sempre sul viso e sorrido anche io

"Ciao, tutto bene?"
Chiedo mentre gioco con il bordo del cuscino

"Si certo, siamo tornati alla Providence stamattina. Tu quando torni?"

"Domani pomeriggio, ho il turno la sera al ristorante"

"Uffa un altro giorno senza di te. Come faccio?"

Lo sento urlare e poi ridere
"Scusa, la mia ragazza mi picchia"

"Salutamela" sorrido e mi stendo sul letto

"Ricambia, e anche Blair. Ha detto che devi raccontarle del super figo. Si riferisce mica a.."

"Si, c'e anche lui, per questo ti ho chiamato. Dovevo parlarti"

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