Il nuovo bidello

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-Non mi cambia mica la vita!- Urlai sbattendo la porta così da percorrere per l'ennesima volta quel lungo corridoio, che ormai conoscevo fin troppo bene.

E rieccomi davanti a quella porta di legno sbiadito a causa degli anni passati. Aspettai qualche minuto prima di entrare senza bussare, come era mio solito fare.

Il preside stava parlando al telefono, appena mi vide entrare sbuffò, per poi chiudere la sua conversazione. Sembrava molto seccato dalla mia presenza, ops, forse avevo interrotto qualcosa di importante. Fa niente.

-Kaylie Warren, cosa ha combinato questa volta? - mi domandò con fare annoiato.

-Cosa le fa pensare che non sia venuta qui di mia spontanea volontà?- dissi con un sorriso sghembo.

In tutta risposta lui alzò un sopracciglio guardandomi male.

-E va bene- sospirai annoiata -il prof di filosofia dice che sono troppo sfacciata per i suoi gusti- dissi giocando con una penna trovata sulla scrivania.

Il preside mi guardò per poi porgermi uno dei tanti foglietti rosa. Evvai un'altra detenzione. Avete presente quelle persone che collezionano francobolli o monete? Ecco, io colleziono foglietti rosa.

-Ora può andare- disse prima di cominciare a compilare alcuni moduli.

Non me lo feci ripetere due volte che mi fiondai sulla la porta per andarmene.

Non avevo voglia di tornare in classe da quella mummia in fase di decomposizione. Decisi di andare a prendermi un caffè, giusto per darmi una svegliata.

Osservai la sostanza marrone uscire dalla macchinetta per poi prendere il bicchierino di plastica e portarlo alle labbra. Bevvi quel liquido amaro facendo una smorfia di disgusto.
-Possibile che la scuola non abbia abbastanza soldi da comprare del fottuto zucchero!- mi lamentai, tirando un calcio alla macchinetta che rischiava di cadere a pezzi.

Sentii suonare la campanella, così dedussi che mi aspettavano ancora tre ore prima di uscire da quell'inferno. Che vita stressante. Mi incamminai verso l'aula di matematica, quando vidi Alexa e Tania che conversavano tranquillamente. Appena mi videro mi vennero incontro.

-Allora? Cosa ha detto il preside?- mi chiesero entrambe curiose.

In tutta risposta alzai il fantastico foglietto rosa che mi era stato dato.

-Ancora?- chiese Alexa sospirando.
-Ed io che avevo pensato di andare a fare shopping con te sabato!- sbuffò per la rabbia.

-Non è colpa mia se quel vecchio mi manda dal preside per ogni singola cazzata- dissi alzando le mani giustificandomi. Infondo questa volta mi aveva salvato la vita in un certo senso visto che fare shopping con Alexa era davvero snervante, non le andava mai bene niente. Ma lei era fatta così.

-Che materie avete ora?- ci domandò Tania, che fino a poco fa era rimasta in silenzio a messaggiare col telefono.

-Io ho storia- rispose Alexa felice, non per la materia, ma per il ragazzo che si trovava nel suo stesso corso.

La guardammo con un sorriso malizioso, per poi scoppiare a ridere.
-Io comunque ho matematica, quindi devo andare oppure farò tardi anche questa volta- dissi prima di salutarle.

Le due ore di matematica non passavano più, era come se il tempo si fosse fermato. Stavo morendo dal sonno, ed il caffè bevuto mezz'ora fa non faceva effetto, così mi addormentai. Fui svegliata dal suono della campanella, mi alzai e decisi di controllare il telefono, e con mia grande sorpresa vidi che mancava soltanto un'altra ora alla libertà.

Mi diressi verso l'aula di geografia, ma quando stetti per entrare un ragazzo mi si parò davanti. Era più alto di me, aveva i capelli neri come la pece e gli occhi di un verde molto chiaro.

Innocent ||Justin Bieber|| SOSPESA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora