Capitolo 1

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Liam avvolse le sue grandi mani attorno la tazza da caffè, cercando di riscaldarsi dal vento freddo di novembre. Nuvolette bianche lasciavano le sue labbra rosee, mentre il suo cappotto nero era stato tolto mostrando la divisa bianca da lavoro.

"Dannato compagno d'inferno (A/N: soprannome) sembri aver freddo." Louis Tomlinson, partner CEO del business di Liam.

"Fa fottutamente freddo" gli rispose, ascoltando la risata del proprio migliore amico.

Erano seduti all'angolo del bar, dove sostano ogni giorno per comprare un caffè caldo. Inoltre, il lavoro non era lontano da quel luogo.

Considerando che erano solo le 9am, le strade di Londra erano davvero caotiche: le persone correvano ovunque, si scontravano con altre, il traffico era estremamente presente; non mancavano le facce di taxisti annoiati e nemmeno i rumori acustici che facevano le macchine di guidatori impazienti.

Liam non prestava attenzione a dove andava, e fuori da nessuna parte, si rese conto di essersi scontrato con qualcuno. Il suo caffè gli volò dalle mani, atterrando su di lui e sporcando immediatamente la sua divisa bianca.

Un sibilo straziante lasciò la sua bocca, e lentamente sopportò il dolore, per poi guardare a chi lo aveva precedentemente spinto. Non riuscì a vedere il ragazzo in viso, era inginocchiato ai suoi piedi intento a raccogliere dei blocchi di fogli che il vento aveva spazzato via.

Liam lasciò che la sua bocca pronunciasse un 'Merda' prima di abbassarsi ed aiutare il ragazzo dai capelli corvini. Il tipo stava borbottando delle scuse sotto il suo respiro, "E' okay, dovrei essere anche io dispiaciuto. Non stavo guardando quando sono-" gli mancarono le parole quando il ragazzo lo guardò. Rimase ipnotizzato dalla profondità dei suoi occhi color nocciola, le sue lunghe e femminee ciglia e la perfetta struttura della mascella.

"Sono Liam" si presentò, mettendosi in piedi e tendendo la mano, sentendo poi il suo calore non appena l'altro gliela prese.

"Zayn" gli rispose arrossendo e sentendosi in soggezione per lo sguardo dell'uomo. Lo guardò negli occhi ma subito dopo abbassò lo sguardo, arrossendo maggiormente non appena si accorse dello stato della maglia dell'uomo.

"Oh, m-mi dispiace tanto" Zayn disse, lasciando la sua mano e mettendole entrambe ai lati del proprio corpo.

"Non preoccuparti, ho tipo più camicie di quanto ne abbia bisogno" commentò Liam, facendo si che il ragazzo annuisse.

"Oh tieni" gli disse porgendogli i fogli che aveva precedentemente preso.

"Grazie" Zayn borbottò in risposta prendendoli.

"E' stato bello conoscerti Zayn.." disse gentilmente, guardando come Zayn sbattè gli occhi innocentemente.

"Anche per me Liam, scusa ancora per la camicia" gli sorrise.

"Sono certo che se non ci incontreremo di nuovo, potremmo rimediare?" Liam ci provò, inclinandosi verso il piccolo ragazzo.

"Sono certo di sì" sussurrò Zayn scherzosamente, superando Liam e continuando a camminare verso l'opposta posizione. Liam stette fermo ma lo guardò andare via e scomparire dentro quel mare di persone. Ritornò alla realtà non appena sentì la voce di Louis.

"Liam! Hey, yo hoo? C'è qualcuno in casa.."

Lo guardò e rendendosi conto degli occhi del proprio migliore amico sulla camicia, guardò in basso anche lui.

"Payno ha una crush?" Louis lo stuzzicò accorgendosi di come Liam sorrideva nel guardare la macchia.

"Che? No, la mia crush non può essere qualcuno che non rivedrò" Liam lo derise, rimettendosi il cappotto e camminando verso il lavoro.

"Ma questo non significa che non eri attratto da lui" continuò, seguendolo e stando al suo fianco.

"E quindi? Penso che chiunque lo guardi lo trovi attraente, è solo una delle bellissime persone al mondo.." Gli rispose.

Louis rise "Solo una delle bellissime persone al mondo? Che tipo di merda di Tumblr leggi?"

Liam alzò gli occhi al cielo e accelerò il suo passo nel vedere l'edificio. Non appena entrò, fu sollevato nel sentire la temperatura all'interno, "Mr Payne, è bello vederla, posso prendere il suo cappotto?" gli chiese la sua assistente, e fu quasi tentato di farlo, ma si ricordò della macchia sulla propria camicia.

"Oh no, sto bene, lo terrò. Quali sono i miei programmi per oggi?" Le chiese.

"Suo padre la vuole vedere per pranzo, all'1pm, e deve incontrare due persone che cercano lavoro, mentre, alle 4pm, Mr Tomlinson vuole che vada nel suo ufficio per prendere qualche files dalla sua scrivania."

Liam annuì, memorizzando le informazioni "Bene, dì a qualcuno di portare del caffè al mio ufficio" le ordinò, andando verso l'ascensore.

"Subito, Sir" gli rispose. L'assistente sembrava leggermente conusa, ma non chiese niente.

Liam premette il numero del suo ufficio, ed una volta che le porte dell'ascensore si aprirono e rimase solo, si tolse lo spesso cappotto, mettendolo sul braccio. Poco dopo l'ascensore suonò e le porte si aprirono rivelando l'ufficio di Liam. La stanza era davvero grande, larghe finestre facevano da muri, c'era uno spazio che sembrava un salotto con due grandi divani di pelle, uno schermo proiettore e una lavagna bianca, ed ancora nel centro della stanza si trovava la lunga, spessa, nera scrivania in legno di Liam, con sopra delle grandi pile di fogli del lavoro. Il pavimento era coperto da piastrelle bianche e quando Liam ci camminò sopra, il tacco delle scarpe risuonò per tutta la stanza.

Lasciò il cappotto sullo schienale di uno dei divani, per poi andare verso la scrivania, sedersi sulla sedia nera e iniziare a leggere quei fogli di lavoro.

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"Ho un appuntamento con Mr Payne" il ragazzo dai capelli corvini disse alla receptionist.

La ragazza pigiò qualche tasto sulla sua tastiera per poi dire "Mr Malik?"

Zayn annuì, "Due secondi, caro" la donna disse prendendo il telefono.

"Mr Payne, il primo ragazzo per il colloquio è qui, posso farlo salire?" chiese gentilmente al telefono. "Subito, Sir" continuò per poi posare il telefono, "Seguimi" gli chiese, e Zayn obbedì immediatamente per poi seguirla verso un ascensore privato che portava all'ultimo piano.

"Ascoltami tesoro. Mr Payne è molto autoritario, alcune volte dice cose che non significano nulla, quindi non prenderle personalmente" e con questo la donna lo lasciò mentre le porte dell'ascensore si chiusero.

Zayn deglutì, si strinse nella giacca e sistemò i capelli nello specchio dell'ascensore

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2016 ⏰

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