Il corriere della morte

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"Abbiamo trovato qualcosa di strano nella macchina incidentata, un manichino con sembianze femminili."

"Manichino? Sembianze femminili? Non mi è nuova questa, passatemi Revizzi! Ho bisogno della sua conferma." Cosi il commissario fece chiamare al telefono il suo sottoposto:

"Macchina bruciata con dentro un manichino che sembra una donna, che ti dice?"

"T, è ovvio!" Rispose l'ispettore impegnato a guidare.

"Perfetto, comunque abbiamo controllato chi passava sulla strada in quel momento, l'unica cosa strana è che il van di un corriere ci ha messo quasi cinque minuti per fare poche centinaia di metri."

"E allora?!"

"Non avevano consegne da fare nella zona, ci siamo informati presso la ditta e si è fermato per qualche minuto proprio vicino a dove è avvenuto il presunto incidente."

"Bingo! Non hanno un telefono per chiamare l'autista?"

"Purtroppo il telefono risulta spento, o più probabilmente è bruciato insieme a quel poveretto. Comunque abbiamo scoperto che tra le consegne ne ha una da fare in Via Pascoli 34."

"Capito...UN MOMENTO! NON È DOVE ABITA..."

"ESATTO! Giacomo Porlini! Il padrone delle omonime fabbriche!"

"Porca troia, è sicuramente diretto li! Sarà già molto più avanti di me, forse è già arrivato, MERDA!"

"Ho appena mandato la volante più vicina a controllare, ma ci vorranno almeno venti minuti."

"CAZZO CAZZO CAZZO!"

Neanche cinque minuti dopo in effetti T, vestito da corriere suonò al citofono del Porlini:

"Si, chi è?" Rispose una voce femminile, probabilmente la Colf di casa.

"Spedizioni R.V.S., ho un pacco per il signor Porlini. Mi serve la sua firma."

"In realtà sarebbe molto impegnato, se vuole posso firmare io."

"No guardi, mi dispiace ma mi serve ASSOLUTAMENTE la firma del capo."

"Ok ok, entri pure..." La colf aprì il cancello automatico della villa, facendo entrare il finto corriere che passo il breve giardino ed entro nella casa del commendatore:

"Venga, l'accompagno io." La colf introdusse T travestito al Porlini, che stava lavorando a dei documenti. Aveva un bicchiere con del Brandy, era fatta! Bastava inserire dentro il bicchiere una pillola eccitante per stenderlo, con i suoi problemi di cuore non avrebbe retto:

"Allora giovane, dove devo firmare?

"Proprio qui, aspetti che le appoggio il foglio, così non si deve nemmeno alzare." E approfittando della distrazione dell'anziano mise la pillola nel bicchiere, che si sciolse rapidamente:

"Va bene, ecco il pacco. Arrivederci!"

"Salve salve" Aspettò che il presunto corriere uscì, ignaro del pericolo mortale nel suo bicchiere, ed iniziò a bofonchiare.

"Finalmente sto rompiscatole se n'è andato, bah! Facciamoci un sorso di sta roba!" T salutò la colf e sali sul furgone, mentre si allontanava vide la stessa correre verso casa. Probabilmente Porlini prima di morire era riuscito ad avvertirla, in ogni caso se ne andò tranquillamente, non c'era possibilità di sopravvivenza. Il lavoro era finito e giusto qualche minuto dopo arrivarono i soccorsi e la polizia, compreso Revizzi:

"T! Ci ha fottuto di nuovo!" Esclamò l'ispettore, più scoraggiato che arrabbiato.

"Abbiamo interrogato la signora, purtroppo il corriere ha tenuto sempre la testa bassa, non è nemmeno riuscita a vederlo in volto." Fece un altro agente.

"Ovviamente, quel bastardo non si è mai fatto riconoscere, cazzo! Siamo punto e a capo, ed ora con un morto in più!" Revizzi si rivolse al commissario, che annui, anche se in realtà sembrava pensare ad altro...

T, La breve storia di un sicario.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora