Italienischunterricht⇝

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Oggi sono morta per due motivi:

1) la spiegazione del mio porfessore di italiano del terzo canto della Divina Commedia.

2) Il mio professore mi ha detto una cosa carina.

Analizziamo il primo. Per chi non lo sapesse, il terzo canto parla di Dante che si fa le casce (come le chiama il professore aka è preoccupato) per entrare nell'inferno perché vede scritto sulla porta "Lasciate ogni speranza voi ch'entrate".

Prima di entrare insieme a Virgilio mano nella mano (li shippo ok), vede delle ombre e qui il mio professore ha iniziato a fare un discorso su quelle ombre che risultano essere gli "ignavi" e si trovano nel vatibolo.

Gli ignavi sono coloro che non prendono decisioni per la paura, che non si schierano da nessuna parte del male o del bene che sia.

Visto che qualcuno non capiva questa cosa, il professore dice "Non hanno le palle di peccare. Dio li ha schifati e pure Lucifero per questo non stanno neanche nell'inferno".

Volevamo un'esempio e lui ci dice "Prendiamo mio COGNATO, che mi sta sul cazzo. Se io gli chiedo se vuole il caffè, lui mi dice "no, ma se lo fai lo bevo". CHE CAZZO SIGNIFICA. Se ti faccio il caffè è perché ho voglia di farlo. Ma attenzione questo non significa che mio cognato e la tazzina di caffè faranno parte del vatibolo, ma lui è così coglione che ci farà parte lo stesso."

Secondo il mio professore "loro vivono in una sorta di tempesta di sabbia. Non avranno mai la morte eterna, hanno una vita di merda anche perché per la legge del contrappasso loro correranno intorno ad un vessillo che non hanno mai seguito nella loro vita terrena, mentre gli insetti li rincorrono e si mischiano alle loro lacrime. Miraccomando, sei siete degli ignavi avrete una vita di merda anche all'inferno"

La sapientona della classe l'ora prima mi aveva detto che c'è un concorso di scrittura a cui le parteciperà. E mi ha invitato a "provarci". Alessia tifa per me, ma non sono sicura di farlo.
Quando il professore stava parlando appunto di queste persone, si gira e mi punta il dito "TU SEI UNA IGNAVA"

TU SEI UNA COGLIONA.

"Quello che Virgilio vuole dire è "non li cachiamo proprio, guarda e passa avanti"".

sono morta vi giuro.

Dopo che è suonata la campanella c'era ricreazione e non c'era quasi nessuno in classe e stavo parlando ad Alessia degli scambi culturali e questo genere di cose.
Mi avvicino all professore dopo due minuti e dico "Forse farò un concorso, ma non ne sono sicura", lui mi ha detto di provarci e non so perché abbiamo finito col parlare della scuola Holden. La scuola Holden è rinomata da un bel po' per gli autori italiani che sono usciti da lì. Ti aiuta con la scrittura, la stesura e lui mi ha detto "Se vuoi investire su di te, vacci. Ma è costosissima. Se credi che sia la tua strada, fallo".

Io all'inizio pensavo fossero 5000 euro o cose del genere invece sono 10000 all'anno. MA SIAMO IMPAZZITI O COSAAAA.

Apprezzo il suo complimento però, strano.

Secondo voi devo partecipare? Da quanto ho capito devo portare qualche poesia e non so se sono abbastanza portata per scrivere.

L'ho detto oggi a mia madre e lei ha fatto finta di niente cambiando discorso. Mi sento così stupida, sul serio. Perché mi circonda tutta questa indifferenza? Mi fa incazzare. è una cosa fottutamente bella, ho bisogno di sostegno e NESSUNO nella mia famiglia me lo sa dare. Verranno da me solo una volta che avrò vinto (e se vincerò) a riscuotere i contanti. Già lo so.

che schifo.

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