Capitolo 50

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Ale's P.O.V.

- Uno di voi è imparentato con il ragazzo? - ci chiede l'uomo dopo aver caricato Bradley sull'ambulanza.
- Io sono la ragazza. - risponde Mary mentendo.
La fa salire sull'ambulanza e ci salutiamo con un forte abbraccio che scambia anche con i ragazzi.
Noi tutti siamo in lacrime e mi stringo forte a James, come se potesse alleviare il dolore.
Ognuno è abbracciato a qualcuno e Tris è l'unico ad essere solo. Mi distacco da James e gli vado incontro stringendolo tra le mie braccia.
- Bradley è in fin di vita. - sussurra tra le lacrime.
- Lo so.
- Lo sarà anche Mary...
Mi distacco e lo guardo dritta negli occhi.
- Ne ha passate tante e ci è stata male, ma è riuscita a costruirsi una corazza per essere più forte.
Annuisce e mi stringe tra le sue braccia. Poggia la testa nell'incavo del mio collo e sento le lacrime bagnare la mia spalla.
- Ale? - mi richiama James.
Mi volto distaccandomi da lui.
- Andiamo a prendere l'auto? - chiede asciugandosi una lacrima.
- Prendo anche la mia. - sussultiamo sentendo la voce di Connor che non ha parlato per tutta l'ultima ora.
Raggiungiamo il garage mentre gli altri ragazzi e le ragazze prendono le loro auto.
Ci mettiamo poco tempo ad arrivare. Quando scendiamo ci ritroviamo miliardi di paparazzi. James dice di non farci caso ma alla fine esplodo.
- JAMES, NON POSSO ESSERE CALMA, OKAY?! IL MIO MIGLIORE AMICO È STATO INVESTITO E LORO APPROFITTANO DI QUESTO PER ARRICCHIRSI! IO NON RIESCO A SOPPORTARLO!
Mi sbrigo ad entrare e crollo definitivamente piangendo ancora più forte di prima. Mi accascio a terra lasciando che il mondo mi crolli addosso: ho bisogno del mio amico Bradley, ma lui non c'è e non posso che non pensare al peggio.
- Signorina, ha bisogno di un aiuto? - chiede una voce che mi fa alzare il viso.
- Ho solo bisogno della certezza che il mio migliore amico starà bene.
- Come si chiama?
- Bradley Simpson.
- L'accompagno.
La donna mi guida dentro l'ospedale. Più tardi arriviamo in una camera e la apre mostrandomi Bradley sul letto con Mary che le stringe la mano piangendo. Le lacrime tornano sui miei occhi. Si alza correndo verso di me abbracciandomi. Ormai piangiamo abbracciate cercando di sostenerci a vicenda ma non ci servirà a nulla perché non rimetterà in sesto Brad.
Usciamo e ci sediamo nella sala d'aspetto.
- Gli altri? - chiede asciugandosi una lacrima.
- Stanno arrivando.
Poggia la testa sulla mia spalla ed io le tengo stretta la mano.
- Perché mi capita di tutto, Ale? Cosa sbaglio nella vita?
- Nulla, piccola, non sbagli nulla.
- Allora perché ogni volta che decido di riprovare a cantare davanti a un paio di persone succede di tutto?
- Sono le brutte coincidenze della vita, non è il destino, fidati.
Poco dopo arrivano i ragazzi e le ragazze tutti distrutti. Quando arriva Tristan distrutto, Mary si alza e lo stringe tra le sue braccia.
- Mary, mi sento un coglione. - ammette lui e lei lo guarda confusa. - Mi sono arrabbiato tante volte inutilmente con lui... Se non riuscesse a perdonarmi?
- Lui lo farà e lo ha già fatto, ne sono certa.
Gli lascia un bacio con lo schiocco sulla guancia e lui gliene dà tanti sulla sua. Sento il cuore battere forte e ho bisogno di parlare con lui.
- Tris? Puoi venire un attimo con me?
Mi sento osservata da James.
- Sì...
Si distacca da Mary lasciondole un altro bacio sulla guancia.
Camminiamo un po' portandolo in un luogo più appartato.
- Che succede?
- Tris, sappiamo tutte e due che spesso ti sei comportato come un cretino con Brad ma non devi avere sensi di colpa.
- I sensi di colpa più grandi li ho per essermi innamorato della ragazza del mio migliore amico.
- Ti sei innamorato di Léa?!?
Non ci credo! È veramente strano!
- Cretina, io amo te.
Eh?
Non riesco a controbattere che si fionda sulle mie labbra e io non mi oppongo poiché una piccola parte di me lo sperava. Le lingue si scontrano in un turbine di passione lasciando anche che mi palpi.
- Ale... - mugola.
Perché lo sto facendo? Io sto con James, io sto con James.
- Tris, fermati.
Mi distacco da lui che ci rimane molto male.
- Tris, lo vorrei tantissimo ma io sto con James.
- Lo so ma io non ce la faccio più a trattenermi, io ho bisogno di sentirti, piccola.
Rimaniamo lì a guardarci negli occhi cercando di riflettere: credo di provare qualcosa per Tris, ma amo James.
L'unica certezza che ho adesso è quella del cuore che batte a mille e le gambe che tremano per il sapore delle sue labbra.
L'indecisione è la caratteristica che odio di più di me stessa, soprattutto se si tratta di questioni amorose.
Sono confusa: la mia parte razionale vorrebbe dirgli di no e tornare da James, quella istintiva vorrebbe baciarlo fino a non aver più fiato.
Mi sono innamorata del fratello della mia migliore amica nonché mio tutore. Amo ancora James ma provo decisamente qualcosa per Tristan. Dio, che confusione!
- E Doniya? - chiedo sperando che la sua risposta mi porti a James.
- Non so, non faccio altro che pensarti e sognare io e te che facciamo l'amore e...
Il suo flusso di parole si interrompe quando ci baciamo ed è colpa mia stavolta perché ho cominciato io.
Palpa il mio seno mentre io non sono da meno perché sto indugiando un po' troppo con la mia mano sul cavallo dei suoi pantaloni.
Mugola sulle mie labbra e le nostre lingue si scontrano con forza ed io mi sento bene, nonostante la cazzata che sto combinando.

James' P.O.V.

Ale è sparita da un pezzo ma non ci riesco ad andarla a cercare, non ho le forze. Bradley è in ospedale per colpa di qualche coglione alla guida.
Mary è accovacciata su di me: ultimamente siamo stati distanti ma adesso siamo uniti, ognuno bisognoso dell'altro.
Noto che ha l'anello di Bradley all'anulare, il suo preferito: perché?
- Mary, perché hai l'anello di Brad sulla mano sinistra?
- Nulla.
La sua risposta è decisamente troppo vaga e continua ad asciugarsi le lacrime.
- Piccola mia, che è successo?
Non mi degna di uno sguardo: giocherella con l'anello al dito alzando successivamente lo sguardo verso il soffitto, come se dovesse ricacciare le lacrime negli occhi. Tutti quanto hanno lo sguardo fisso su me e lei, in particolare Léa, che si avvicina a Mary.
- Mary, qu'est-ce qu'il y a?
Bene, ora non capirò un cazzo.
- Bradley...
Mary parla velocemente e Léa rimane incredula dopo la spiegazione. Si abbracciano e l'amica le sussurra qualche frase che sembra rassicurarla. Intanto Zayn spiega qualcosa ad Harry e lui si alza furibondo. Nessuno capisce la reazione di Harry ma pare che a Mary si accendi una lampadina in testa e guarda Zayn delusa.
- Zayn, tu non gli hai tradotto quello che ho detto, vero?
Il moro punta lo sguardo verso il basso.
- Zay, l'hai fatto veramente? - chiede Perrie alzandogli il mento e costrigendolo a guardarla negli occhi.
Il ragazzo non risponde e guarda nel vuoto.
- ZAYN, CAZZO! - esclama furiosa Mary alzandosi di scatto - SE NE HO PARLATO IN FRANCESE È PERCHÉ NON VOLEVO LO SAPESSE! CRISTO SANTO, VUOI RAGIONARE?!
Siamo tutti sotto shock per Bradley e Mary che sta sbraidando contro Zayn non aiuta per nulla.
- Mary, sta' calma, lui sarebbe venuto a saperlo comunque. - ribatte Zayn.
- NO, NON L'AVREBBE SAPUTO! NON VOGLIO CHE HARRY SOFFRA! NON VOGLIO, NON VOGLIO!
Continua a ripeterlo ed io mi alzo per abbracciarla e calmarla: stiamo di merda, lo sappiamo, ma Mary è messa peggio di ognuno di noi. Il punto è che Bradley la completa e senza di lui è persa, si sente smarrita e non ragiona.
Piange sulla mia spalla e la stringo forte.
- Vuoi andare da Bradley? - chiedo.
Annuisce e la conduco verso la stanza dove il mio migliore amico dorme. Mi fermo prima di farla entrare e decido di varcare prima io la soglia. Lei concorda così apro la porta e lo vedo.
Sospiro e mi siedo accanto al suo letto: ha delle lesioni in testa e sulle braccia, una flebo attaccata al braccio ed enormi cerotti in testa.
- Ehi, coglione. - comincio guardandolo - Sei un po' stronzo, lo sai? Non hai osato salutarmi prima di fare così, te ne sei andato e non sappiamo se tornerai da noi, ma sono certo che starai bene. Ci hai lasciato soli, siamo tutti nella merda per colpa tua... Mary è distrutta e tocca sempre il tuo anello che ha al dito... Si può sapere che è successo prima che ti accadesse questo? - una lacrima riga il mio volto e l'asciugo velocemente - Mi manchi, amico mio, manchi a tutti, non fare cazzate eh.
Mi alzo ed esco dalla stanza. Incontro gli occhi azzurri di Mary tristi.
- Facciamo entrare prima gli altri, voglio essere l'ultima a parlargli.
Annuisco mentre mi abbraccia forte.
Decidiamo così di tornare in sala d'aspetto e chiedere chi vorrebbe andare da Bradley.
Connor si alza mogio mogio: è quello che ha parlato meno fino ad ora.
- Vado io, ho bisogno di parlargli. - annuncia e tutti siamo d'accordo con lui.
Si avvia verso la camera lasciandoci.
- Io esco un attimo. - riferisco e gli altri annuiscono.
Chiudo la lampo del giacchetto ed esco nel freddo della notte di Birmingham. Vedo Harry fumare una sigaretta e lo raggiungo.
- Che vuoi? - mi domanda scontroso.
- Me ne presti una?
Alza un sopracciglio perplesso per poi passarmi una Marlboro che poggio tra le mie labbra. Me l'accende ma appeno aspiro il fumo inizio a tossire come se avessi la tubercolosi e lui se la ride sotto i baffi come uno stronzetto.
- Mai fumato prima o sbaglio?
- Già, non ne avevo movito.
- Perché? Adesso sì?
- Mi sembra che anche tu stia fumando perché tra Mary e Brad è successo qualcosa o sbaglio? - serra la mascella mentre continuo - Beh, io ho il mio migliore amico ricoverato e la mia ragazza non fa più sesso con me. Fai un po' tu.
Rimane in silenzio ed io comincio a fumare come se lo facessi da anni poiché ho capito il modo per non strozzarsi.
Non c'è alcun rumore, si sente solo un vento gelido attraversarmi le ossa e si vede qualche macchina passare per le strade della città: è ormai l'una di notte. Osservo le pochi luci delle città e assimilo ogni evento della giornata: Ale che sta male, Ale che si comporta strano, Ale che lancia occhiate a Tris, Ale che sparisce con Tris, Mary che litiga con Bradley, Bradley che ha un incidente, Mary che ha un segreto con Bradley... Un momento: io avevo ragione! TRIS È INNAMORATO DI ALE! STRONZO!
Con Ale parlerò dopo che Bradley si sarà ripreso e le acque si saranno calmate.
- Tutto a posto? - chiede il riccio.
- No, nulla è a posto.
Annuisce e tra noi cala nuovamente l'assordante silenzio.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora