Capitolo 18

640 40 2
                                    

LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE
BUONA LETTURA!!

Non provocarmi!

Quella mattina Lucrezia, la mamma di Leila, buttò giù dal letto la figlia a suon di telefonate. Era il suo giorno libero, Alberto era uscito presto per andare a lavoro e la ragazza aveva deciso di dormire un'ora in più. Cosa che però non fu possibile, grazie alla sua genitrice.

Uscirono a fare colazione insieme, come ai vecchi tempi, e poi si diressero al centro commerciale per shopping. Non per le due donne, bensì per il principino che Leila portava in grembo. Il tempo passava, la pancia diventava sempre più grande e la data del parto si avvicinava. Mancavano solamente due mesi e la rossa avrebbe visto per la prima volta suo figlio negli occhi. Lucrezia trascinò la figlia nel primo negozio per bambini che vide passando. La donna quasi impazzì nel vedere tutte quelle tutine e completino; si fermò a immaginare quale potesse andar bene per suo nipote e iniziò a riempire il cestino che aveva preso in precedenza. Leila intanto si limitava a guardare solamente: mancava ancora un bel po', però le cose basilari le aveva già comprate, come ad esempio la culla e il passeggino. Aveva già qualche tutina azzurra, comprate mesi prima insieme a Bianca. La sua amica, invece era contenta della sua relazione con Gabriele, andava tutto per il meglio, per fortuna, e le ragazze erano contente di ciò. La rossa poi continuò a dare un'occhiata in giro: vedeva quelle piccole scarpine e sorrideva emozionata.

Non vedeva l'ora di farle indossare al suo piccolo bambino.

Era un maschietto, ma Leila e Alberto non avevano ancora scelto il nome. La sera, mentre si coccolavano sul divano ne parlavano; tiravano fuori dei nomi assurdi, nomi stranieri per dire, ma decisero di stare in Italia e scegliere un nome normale, e italiano sopratutto.

"Tesoro, andiamo a pranzo?" Chiese la dolce mamma di Leila. Ormai il suo stomaco brontolava e il principino aveva molta fame. Decisero di pranzare in un ristorante presente in quel centro commerciale.

Lucrezia, sua mamma ordinò una semplice insalata, mentre Leila prese un piatto di pasta molto abbondante. Ormai il periodo delle nausee era passato perciò poteva sbizzarrirsi con il cibo e mangiare quanto voleva. Poi avrebbe fatto i conti con la ginecologa alla prossima ecografia. Ogni mese partiva il solito cazziatone sul peso. In otto mesi e mezzo Leila aveva preso quasi dodici chili. La fame vinceva sempre.

"Allora, come procede la relazione con Alberto?" Domandò la donna. Nessuno, a parte Bianca e Gabriele sapeva del casino tra i due futuri genitori. E andava bene così. "Benissimo mamma, siamo molto emozionati per il bambino." Sorrise Leila. Da quando c'era Alberto nella sua vita, era più tranquilla e serena.

Certo, c'era solo un piccolo particolare che andava ancora risolto.

"Novità su Tom?" La rossa introdusse l'argomento su suo fratello, non si avevano sue notizie da mesi ormai, e aveva paura che gli fosse successo qualcosa. Sua madre sospirò, mentre si sistemava il rossetto: "Tutto tace piccola mia, sono così in pensiero per tuo fratello." A quel punto Leila prese le mani di sua madre e le accarezzò, come per farle capire che lei c'era, in quel momento e per sempre. "Vedrai che tutto andrà a buon fine mamma, ritorneremo ad essere una famiglia stupenda. Tu potrai spupazzarti il tuo nipotino." Con quelle bellissime parola fece spuntare un sorriso sul viso della madre, che istintivamente mise una mano sul pancione di sua figlia e ricevette un calcetto lieve. Le due donne provarono una gioia infinita nel sentire quella piccola vita che cresceva e che dopo soli due mesi sarebbe venuta al mondo.

Dopo una giornata di shopping per il piccolo, Lucrezia accompagnò a casa sua figlia. Era quasi ora di cena, e Alberto era appena tornato a casa.

Aprì il portone di casa e chiamò Alberto per assicurarsi che fosse nell'appartamento. Sentì la sua voce provenire dalla stanza da letto, così decise di raggiungerlo. Per un istante le si bloccò il respiro. Il ragazzo era appena uscito dalla doccia e salutò Leila con solo un asciugamano legato in vita. La guardò mentre arrossiva a quella scena. Più lo guardava e più sudava.

"Ti piace quello che vedi?" Chiese lui con fare innocente, la ragazza tornò sulla terra e rispose: "Non provocarmi, lo sai che potrei saltarti addosso come la prima notte." Lui rise, "Puoi farlo se vuoi." Ancora una provocazione e sarebbe scoppiata. "Sono al settimo mese, meglio non rischiare." Allargò le braccia e chiuse la questione con un bacio sulle labbra. La ginecologa proibì ai due di, come dire, di concedersi durante la gravidanza, per evitare episodi spiacevoli avuti nei mesi precedenti.

"Non preoccuparti amore, non voglio far del male al piccolino. Tu pensa solo a riposarti." Disse stampandole un bacio sulla fronte, un gesto che Leila amava. "Grazie, quando nascerà recupereremo subito." Ripose lei sorridendo.

"Come vuoi piccola. Ti aspetterò."

SPAZIO AUTRICE

Dopo duecento lunghissimi anni, sono riuscita  a postare il capitolo 18:) 
Vi comunico che la storia subirà un leggero cambiamento, sto cercando di perfezionarla aggiungendo dei sottotitoli, ovviamente ditemi se questa cosa vi piace

SCRIVETEMI COSA NE PENSATE!!

I miei social

Twitter: braveunicornx
Instagram: roobertalampis
*Snapchat: braveunicronx

*aggiungetemi su snapchat, è diventata la mia droga ormai:) 

Un bacio e alla prossima.
Roberta

LEILADove le storie prendono vita. Scoprilo ora