Capitolo 3

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Azzurra

Lunedì uscì di casa con Federica, aveva pianto quasi tutta la notte piena di dolori, per poi quasi addormentarsi sulle sue gambe. Il suo ragazzo l'aveva tradita per più di un mese senza che lei se ne accorgesse. "Quel pezzo di merda deve pagare per quello che ti ha fatto!" Scesero le scale "Lascia stare tanto ho chiuso con lui" lei scosse la testa "Adesso andiamo a lavorare così ti distrarrai un po' va bene?" "Si..." raggiunsero la fermata del bus che si situava poco lontana da casa sua. Poteva prendere una macchina al posto di fare tutti giorni avanti e indietro con i mezzi pubblici, aveva fatto la patente e tutto ma non se la comprò la macchina, risparmiò piuttosto tutto solo per andare un mese in Corea. Salirono prendendo due posti liberi "Dai stasera usciamo un po d'accordo?" Fede rise "Non posso stasera..." Andò ad abbracciarla "Hai ragione è troppo presto" scosse la testa. "Vado a Zurigo dalla mia cuginetta" era la prima volta che parlasse di avere una cugina "Hai una cugina?" "Già, scusami se non te ne ho mai parlato, ma avevo paura all'inizio che tu saresti diventata mia amica solo per un motivo..." Non capiva di cosa stesse parlando "Mia cugina e Elisa la migliore amica di Yla..." I suoi occhi si sgranarono di colpo "Yla l'amica dei BigBang?!" Urlò in pieno bus "Calmati" la fermò con le mani invitandola di risedersi al suo posto. "Si scusami" fece un profondo respiro tornando seria. "E una cosa grandiosa, ma tu per me sei importante per quello che sei non per chi conosci" le diede un bacio sulla guancia "Sei la migliore amica che abbia mai trovato" le disse. "Grazie" spostò i capelli rocci scuro "E quel pezzo di merda mi sentirà stasera!" Risero entrambe "Ha perso una ragazza straordinaria, non capisce niente quella testa di cazzo!" In quel momento un bell'uomo entrò nel bus "Scusi!" Lo chiamò, lui si girò sorridendole "Cosa ne pensa di lei?" La indicò con entrambe le mani mentre Federica arrossiva come un peperone. "La lasceresti per un altra?" Il ragazzo sembrava imbarazzato a quella domanda incontrando poi il suo sguardo "Non tradirei mai una signora, ed una ragazza così bella nemmeno" sorrise dolcemente verso Fede e lei gli ricambiò ringraziando. "Sei una scema! Mi fai fare figure di merda!" Le sussurrò picchiandola sul spalla "Ti voglio bene anche io Fede". Sapeva benissimo che lei soffrisse dentro di se, anche se stamattina dicesse che stesse bene e che avesse già dimenticato, ma la conosceva troppo bene e avrebbe sofferto per molto tempo...
Scesero poco dopo davanti all'agenzia "Bene allora ci vediamo dopo, quando è che parti per Zurigo?" "Ascolta, ci salutiamo oggi quando usciamo dalla redazione. Parto subito dopo con mia madre che mi passa a prendere qui direttamente con i bagagli..." La abbracciò "Le hai già detto di te e Kai?" Scosse la testa "Sono venuta solo da te" ne fu in un certo senso onorata. "A stasera amore" la abbracciò forte e si separarono all'entrata dove si situava una grande sala. Sentendosi piena di energia per la nuova giornata salì sull'ascensore tramezzo tanti altri uomini "Azzurra!" Un uomo entrò a corsa "Buongiorno Alessandro" lo guardò nei occhi azzurri, meravigliosi, mentre i suoi capelli corti neri erano tutti arruffati "Ti sei alzato all'ultimo momento pure oggi?" Notò la sua giacca e la cravatta ancora scomposti "Si, ho avuto una lunga notte..." Schiaccio il tasto per il terzo piano, capì subito di cosa intendesse con quella frase. "Quale piano devi andare tu?" Chiese bloccando i suoi pensieri. "Il sesto, come sempre" schiacciò il suo piano per poi mettersi apposto i vestiti "Non sei per niente cambiato, alle medie arrivavi sempre giusto in tempo, con i vestiti e i capelli arruffati" rise al ricordo d'infanzia "Davvero? Non mi ricordo nemmeno!" Risero entrambi mentre al secondo piano scesero dei signori. Le porte si chiusero rimanendo solo loro due soli "Hai impegni stasera?" Chiese lui di colpo senza guardarla in faccia, era più concentrato a mettersi la cravatta guardandosi al riflesso del vetro delle porte dell'ascensore. "Si ho un po di cose da fare" lui annuì "Ok" le porte si aprirono "Allora faremo un altra volta" le fece l'occhiolino per poi sparire tramezzo della gente. Il suo cuore batteva a mille, era la prima volta che lui le chiedesse di uscire. <Aspetta! Ma cosa pensi?! Che testa di cazzo, ha trascorso la notte con un'altra donna... E viene a chiede a me di uscire con lui di sera! Ha! Che morto di figa!> Si mise apposto i capelli lunghi sentendosi piena di rabbia, voleva solo una cosa allora alla fine! <Ale non cambierà mai> Le porte si aprirono al sesto piano, uscì tranquillamente sentendo i suoi tacchi risuonare nel corridoio. Doveva ringraziare ai suoi genitori alla fine per aver ottenuto il lavoro, anche se in parte lo aveva trovato da sola il posto, ma la buona parola da parte dei suoi le aveva assicurato il posto da segretaria del direttore della redazione. Entrò nel suo ufficio con una porta alla sinistra della sua stanza che dava a quella del capo. Appoggiò il suo materiale che teneva nella sua borsa da lavoro, accese il PC ed andò a bussare alla porta. "Avanti!" La sua voce rauca rimbombò, lentamente aprì la porta lasciando uno dei suoi soliti grandi sorrisi. "Buongiorno, vuole il suo solito caffè mattutino?" Christopher rise vedendola "Sei incredibile!" Non capì cosa volesse dire, raggiunse il banco al segno della sua mano. "Ho guardato il tuo curriculum più volte, hai studiato tutt'altro che segretaria..." Lei annuì "Ho imparato presso un altra scuola questo lavoro più tardi è tra gli ultimi fogli..." Indicò il plico che lui teneva in mano. "Non volevi lavorare come guida turistica?" "Si" si sedette sulla poltrona davanti alla sua scrivania nera. "Si... Ma non ho trovato posto quindi faccio questo lavoro, in cui guadagno anche di più" lui si grattò la barba "Ok, comunque sì portami il solito caffè" si alzò uscendo dalla porta "Ha a proposito!" Si fermò voltandosi "Si?" Lui si alzò toccando i tasti del telefono "La tua vacanza è stata accettata" sentì una grande energia nel suo corpo "Grazie mille" chiuse la porta dietro di se per poi urlare dalla gioia "Corea arrivo!"
Non si rese conto che il capo senti tutto, qualsiasi parola che disse. Ciò gli fece scappare una risata...

Ecco a voi il capitolo, già che ho vacanze mi sono portata avanti con i capitoli e ho deciso di postarlo prima. Ho cambiato anche il titolo della storia a "We are Winners at the BigBang" 😄💕✨❤️
Auguro ancora delle buone vacanze a chi ne ha fino a domenica😭😂✨ come me.💕✨ 🇰🇷🇰🇷

We Are Winners at the BigbangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora