Capitolo 1.

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I corridoi della Midnigh High erano completamente deserti e io cercavo disorientato la mia classe. Avevo già aperto 3 classi a caso, ma non avevo mai trovato quella giusta. Salii al 3° piano e mi avviai verso la classe che stava in fondo al corridoio sperando che fosse quella giusta.

"Nuova scuola,nuova vita"

Dissi tra me e me poi bussai.

"Avanti'

Sentii dire dalla parte opposta della porta. Sospirai e abbassai lentamente la maniglia e aprii la porta. Subito mi trovai in una classe con una ventina di ragazzi scomposti e disordinati che mi guardavano.

"Noah Egwart?" mi disse la docente, una donna alta con dei capelli rossi severamente raccolti in una coda

"Si" risposi

Lei mi guardò dalla testa ai piedi e poi mi disse con aria di sufficienza

"Sei in ritardo,trovati un posto e siediti"

Mi diressi all'ultimo banco con gli occhi di tutti i compagni scrutavano ogni mio difetto. Sapevo che trasferirsi in una nuova scuola sarebbe stato strano,ma questo sfiorava i limiti dell'inquietante.
Mi misi a sedere nell'unico posto libero che c'era ovvero quello vicino ad una ragazza dai capelli viola che scriveva in un taccuino.

"Ciao, io sono Noah"

Dissi cercando di attaccate bottone. Lei non rispose e non mi degnò neppure di uno sguardo

Loquace la ragazza
Pensai, continuai a "parlarci"

"Che scrivi di bello in quel taccuino?"

Lei lo chiuse di scatto poi mi guardò minacciosa. Aveva gli occhi verdi ipnotici truccati di nero. Li fissai intensamente... Forse troppo intensamente, perché lei infastidita tirò un calcio alla sedia che ,avendo le rotelle, slittò dalla parte opposta della classe e creando una risata collettiva.

"AVELINE!" sbottò la professoressa zittendo l'intera classe " soni stanca ti te e delle tue bravate signorina" lei alzò gli occhi al cielo e poi la interruppe "si, io sarò una di quelle ragazze che in futuro saranno donne fallite e bla bla bla. Vado fuori" dopo si alzò e usci dalla classe sbattendo la porta. Le ore passarono e di Aveline non c'era traccia. Presto si fece l'ora di pranzo e io uscii dalla classe cercando di ricordare dove fosse l'uscita. I corridoi erano pieni di ragazzi rumorosi che correvano da una parte all'altra. All'improvviso sentii un rumore di armadietti seguito da una risata fragorosa. I ragazzi fecero spazio ha un gruppo di bulli che se la prendevano con un povero ragazzo. Queste cose mi hanno sempre infastidito, ma non sono mai intervenuto, ad eccezione di quel giorno. Le mie gambe iniziarono a correre senza che io gli dicessi nulla e dopo pochi secondi ero davanti al bullo che lascio cadere il povero sventurato e si avvicino a me. "C'è qualcosa che non va?" mi disse. Io balbettai qualcosa ma non riuscii a dire nulla, riuscii solo a pensare a quanto fossi un coglione a essermi messo in mezzo. Il bullo mi spinse facendomi cadere a terra e poi si mise a ridere seguito dalla sua gang e da tutti i ragazzi che erano presenti. Ma dalla folla si udì una voce che aveva un timbro che mi era stranamente familiare

"Torna a giocare con i soldatini Josh"

La folla si apri facendo spazio a duna ragazza
Perché Aveline stava venendo in mio aiuto?

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