||She's the last one. Ever.|| Maze runner

La Morte

Newt
Non ci credo. Non l'ha fatto veramente. Vi prego ditemi che è solo un sogno, anzi un incubo.
Non riesco a fermare le lacrime che scendono. Kat, la dura a cui piace lanciare coltelli con un sorriso d'angelo.
Jeff e Clint, prendono il suo corpo e lo portano in Infermeria.
Alby, intanto, sta dando ordini ai Radurai affinchè portino via il Dolente morto. Non penso che avrà da obbiettare se aiuterò i medicali.
"Clint prepara gli strumenti per operarle la gamba"
"Newt disinfettale le ferite"
"ok, Jeff"
Presi dei tovaglioli e il disinfettante.
La maglia era totalmente coperta di sangue, e le stava troppo aderente. L'avrei dovuta rompere per disinfettarla.
Le strappai la maglia, e la stoffa si divise in due parti, lasciando perfettamente intravedere la sua pelle nuda.
Aveva delle curve perfette, ma la sua pelle era più pallida ed era ricoperta di sangue. Mi incantai a guardarla, ma Jeff con una spintarella mi fece riprendere. Le strinsi la mia mano nella sua e cominciai a passare un fazzoletto imbevuto di disinfettante. Al contatto del tovagliolo con le ferite, la sua mano si strinse attorno alla mia: stava soffrendo. Avrei voluto smettere, ma quel dolore non era niente in confronto a quello che avrei provato io se fosse morta. Continuai a passare il fazzoletto sui tre buchi causati dal Dolente e ogni tanto sentì la sua mano stringersi alla mia, come per chiedere pietà. Una volta finito di disinfettarla, le fasciai le ferite sullo stomaco e la coprì con una camicetta. Sapevo che le mie cure non bastavano. Non le avevo detto nello specifico cos'era la mutazione, perchè speravo che non la vedesse mai, ma ora la doveva attraversare.
Jeff intanto stava cucendo la sua ferita alla gamba, mentre Clint quella alla spalla. Una volta finito, sapevamo tutti e tre che era arrivato il momento: avrebbe preso il siero, ma era stata punta tre volte, quindi doveva superare l'Inferno per tre volte, e probabilmente non ce l'avrebbe fatta. Le lacrime continuavano a scendere: non l'avrei lasciata morire. Jeff prese il siero si avvicinò al suo collo e con un colpo secco riversò tutta la cura all'interno del corpo di Kat. All'inizio non successe nulla, poi cominciò ad agitarsi e a urlare. La mano che tenevo legata a lei, stava subendo le sue unghie nella mia pelle. Nonostante questo io non sentivo dolore, ma avrei fatto qualsiasi cosa per toglierne a lei. Non riuscivo a vederla in quello stato, era devastante. Kat continuò così per un tempo indefinito finchè, all'improvviso, si fermò. Non era possibile che avesse già finito, ma non potevo pensare che fosse finita: non poteva essere morta.
Clint mise due dita sul suo polso. Il mio cuore batteva a mille. Mi bastava una parola. Quella giusta, però. Quella che ti fa tirare un sospiro di solievo. La risposta che però non arrivò mai.
Clint mi guardò e scosse la testa.
No, non poteva essere vero. Non poteva finire tutto così.
Le lacrime che non avevano mai smesso di scorrere, ora scendevano ancora più forti. Cominciai a urlare. Probabilmente tutta la Radura mi sentì, perchè tutti si accasciarono alla porta per vedere. Mi accasciai sul pavimento, con la testa fra le mani. Sentì Minho dietro di me, mettermi una mano sulla spalla e cominciare a piangere. Noi tre eravamo una famiglia.
Poi sentì, qualcuno che respirava. Qualcuno che cercava disperatamente dell'aria. Cercava di prendere fiato perchè non ne aveva più.
Il mio sguardo annebbiato dalle lacrime si rivolse alla brandina, dove Kat, a fatica, cercava disperatamente di respirare.
Tutti cominciarono a guardarla. Quell'esserino che appena arrivata minacciò due persone, che vinse una sfida contro Gally, che combattè e vinse contro un Dolente e che ora sfugge dalla Morte.
Le lacrime che ormai erano perennemente sul mio viso, vennero accompagnate da un sorriso a 32 denti. Ce l'aveva fatta. Minho dalla gioia mi abbracciò, mentre Clint e Jeff mandavano fuori i Radurai.
Quando, anche Minho se ne andò e finalmente io e lei, rimanemmo insieme, mi avvicinai e le accarezzai i capelli sussurrandole parole di conforto.
"La mia piccola guerriera..."