Capitolo 1. Aeroporto.

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27. Giugno. Ore 18:30.

Eravamo sulla soglia della porta di casa.

-"Ti sei presa tutto?" mi chiese mia madre.

-"Si ma', non ti preoccupare!- Risposi, e sorrire.

-Danny!!- Urlò mia madre chiamando mio fratello di 17 anni in camera che stava usando il computer.

-Siii?- Rispose.

-Vieni qui, tua sorella parte e non la rivedrai più per un mese abbondante...ABBRACCIATEVI!-

-COSA?- Esclamammo insieme. -Proprio così, abbracciatevi!-

Ci abbracciammo. -Bene, adesso datevi un bacio ciascuno!- Ci guardammo negli occhi da fare inorriditi e ci baciammo come voleva mia madre. E poi mi venne spontaneo, lo abbracciai di nuovo, mi misi a frigniare come un' idiota.

-HaHaHa, fai la brava scema!- Mi disse stringendomi anche lui forte a sè.

-Hai visto signorino? Hai fatto piangere tua sorella! Dai che adesso andiamo, prendi la valigia!-

Io e mio fratello ci guardammo per l' ultima volta, e ci facemmo la linguaccia a vicenda, dopodichè chiusi la porta.

Mio padre prese la mia valigia la caricò sull' auto e ognuno prese il proprio posto.

Durante il viaggio in auto per arrivare all' aereoporto non aprii bocca. Guardavo il paesaggio e ogni tanto l' asfalto grigio.

Dovevamo arrivare all' aeroporto di Malpensa per le 8:00 e alle 9 sarei partita definitivamente.

Arrivammo, le persone continuavano a fare avanti indietro.

-Perfetto, siamo puntuali!- Disse il babbo. Feci cenno di si con la testa

-Adesso devi andare! Dai un' abbraccio alla tua mamma, mi mancherai tantissimo tesoro mio-

Poi toccò il turno del babbo.

-Fai buon viaggio piccola.- Abbracciai anche lui e mi allontanai con la mia valigia a troller rossa.

Sallii sull' autobus che mi conduceva all' aereo e più mi avvicinavo a questo e più sentivo il rumore assordante che provocavano. Erano le 9:OO di sera e io stavo per andare in Albania, il paese di origine di mia mamma, infatti mio papà è Italiano, mia mamma Albanese. L' Albania, per me era un posto stupendo, lì stavano i parenti di mia mamma a cui ero molto affezzionata.

Incominciò a fare buio e sull' aereo spensero tutte le luci. Mi accorsi che per la prima volta avevo avuto mal d' aria, e incominciò a girarmi la testa. Come se non bastasse 2 bambini incominciarono a piagnucolare contemporaneamente.

Cercai di dormire, tutto in utile, non ero abituata a dormire a quell' ora.

Un' hostess mi portò un goccio d' acqua, chiusi gli occhi e cercai di non pensare a nulla.

Quando arrivai erano le 11:OO di sera cercai qualcuno dei miei parenti, quando eccoli: Mio zio e mio cugino Giorgio.

-HEIIIII!- Gridarono per attirare l' attenzione.

Mio zio fu il primo ad abbracciarmi, e lo fece con una tale forza da soffocarmi, dopotutto ero sua nipote e non mi vedeva da circa un anno. Mio cugino si limitò ad un misero Ciao.

-Sei stanca dal viaggio? Dammi la valigia!-

-Quante attenzioni zio!- Sorrise e mi abbraccio di nuovo.

-Partimmo, dopo un' altra oretta di viaggio in auto arrivammo a casa. La casa era stata ristrutturata e ritrovai parecchi cambiamenti quando ritornai. La casa dello Zio era completata, alla casa della nonna avevano aggiunto altre stanze.

Insomma rimasi totalmente sbalordita dal cambiamento radicale che aveva subito la casa della nonna, il giardino e la mia casa che era di fianco a quella della nonna. Quella sera andai a dormire verso le 1:OO e appena misi la testa sul cuscino mi addormentai profondamente. ®

Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora