Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]

Capitolo 10: Litigi e non solo (?)

Lo abbracciai più forte che potevo, non osavo nemmeno immaginare di quante brutalità poteva aver commesso qull' uomo, di quanto la cattiveria umana possa superare ogni limite. Già sapevo che il mondo era una merda, ma anche che si possa arrivare a picchiare una donna incinta..quasto mi sconvolge!.

-Senti, per qualsiasi cosa tu abbia bisogno sai che sono qui!-Dissi.

-Grazie- Mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia.

Vidi più in là Silvia che mi faceva segno con la mano di andare da lei. Aveva in mano dei teloni piegati che stava mettendo in borsa. Probabilmente dovevamo andare via. In quell' istante mi resi conto che Albi era sparito, ma non mi preoccupai, ero abituata alle sue continue sparizioni.

-Scusami ma ora devo andare..per qualsiasi cosa, davvero, non esitare a cercarmi.- Sorrise.

-Ciao..- Disse.

Tornai al mio obrellone che era a due passi da quello di quello di Brandon.

-Dobbiamo andare?- Silvia fece segno di sì con la testa.

-Stasera venite a fare un salto da noi?- Chiese la zia di Alban, Silvia.

-Veramente io..- Non avevo molta voglia di andare in giro quella sera.

-Dai Nat! Ti pregoo!- Disse Eleonora supplicante.

-Okkei!-Dissi alla fine. Le volevo troppo bene per dirle di "no".

Presto si fecero le nove e noi andammo a casa loro.

TOC TOC. Bussammo alla porta e ci venne ad aprire la porta Bruna.

Li trovammo nel pieno di una discussione seria di cui avevo capito poco o niente dell' argomento.

Bruna e Alban stavano litigando e anche molto.

"Non intreometterti, non sono affari che ti riguardano!" Pensavo.

-Alban, non ti puoi comportare così. Capisci!- Disse Bruna al fratello minore.

Alban incominciò a parlare con un tono abbastanza forte contro la sorella e dopo un pò vidi che ad Alban divennero gli occhi lucidi.

-Vorrei solo morire in questo momento vorrei solo poter sotterrarmi, cadere dal terrazzo, darmi fuoco.-Gridò Alban.

-ALBAN! MA TI STAI ASCOLTANDO? NON CI DEVI PENSARE NEACHE DI DIRE QUESLLE PAROLE!-

-MA STAI ZITTA CHI TI CONOSCE A TE?-Replicò fortemente.

-IO SONO NATASHA, E TU NON MI DICI DI STARE ZITTA OK??-

Tra noi incominciò un battibecco assurdo. Eppure era strano ero decisa a non intreomettermi ma il suono di quella frase mi fece star male, in quel mometo avrei voluto tirargli un pugno al naso per farlo stare zitto.

E' questo uno dei miei peggiori difetti: quando sono incazzata non riesco a tenere a freno la lingua.

Dopo che pronunciai l' ultima frase si alzò dal divano su cui era seduto e se ne andò dalla porta.

Non aveva preso neanche le infradito se ne era andato scalzo.

Gli corsi dietro per un pezzo ma Bruna mi fermò.

-Stai qui vedrai che dopo torna- Disse Bruna tenendomi dalle spalle.

Mi precipitai sul balcone e lo vidi che andava verso il mare. Era buio e quella sera faceva fresco.

Entrai nella sua staza, sulla sedia cera una maglietta: la polo che aveva addosso la sera del ristorante.

La presi in mano e avvertii un profumo così buono. La rimisi a posto e andai in salotto.

Ero troppo preoccupata, non riuscivo a stare 5 minuti seduta nello stesso posto.

Continuavo ad uscire sul balcone per controllare se non stesse ritornando, ma nulla.

Si fecero le 10:00 poi le 10:30 incominciai a preoccuparmi seriamente.

Ritornai in salotto dove Bruna e Silvia ed Eleonora stavano guardando Twilight.

Ritornaii di nuovo sul balcone e lo vidi finalmente. Sorrisi, lui guardò verso il balcone e penso mi avesse visto.

Entrò in casa, sembrava che non fosse successo nulla per lui.

-Ma dove eri??-Gli chesi sorridendo trattenendo ad ogni costo le lacrime, e fortunatamente ci riuscii.

-A correre!- Disse.

-A correre?! A quest' ora?- Disse Bruna. Alban a quella domanda alzò le spalle...

-State guardando Twilight?- Prese una sedia e si sedette vicino al televisore.

Diedi la buonanotte a tutti e ritornammo a casa...

A metà tragitto mi fermai di botto. Mi venne una stetta al cuore.

Sono innamorata! Cazzo, adesso sì che sono fottuta! ®