Capitolo 12: Ritorno

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20 luglio. Ore 4:30 del pomeriggio.

Entrai in camera quandovidi la creatura più bella di questo mondo che dormiva profondamente.

Era sul letto matrimoniale, dormiva Andai lì vicino, mi sdraiai affianco a lei.

Inutile ripeterlo: la più bella bambina mai vista.

Rimasi a lungo a fissarla mentre piano piano respirava. Le misi la mano sul cuore, batteva forte forte.

Ogni tanto sorrideva, come se stesse sognando qualcosa.

In pochi attimi mi addormentai anche io.

Ma io non ero sua cugina...ero sua sorella.

Una creatura così fragile..innocente.

Mi risvegliai poche ore dopo, lei invece era già sveglia, sorrideva guardando il vuoto della stanza.

La portà si aprì. Era Eleonora.

-Vedo che ti stai scordando di me, poco a poco...-

-Mannò scema!- Le dissi mentre le davo un bacio sulla guancia.

-Stasera ritorniamo al mare.. è passata più di una settimana abbondante e Nadia adesso riesce a cavarsela ancha da sola con la bimba...-

-Già, e poi c'è anche la nonna per qualsiasi cosa...-

Presi in braccio la bimba, anche se avevo molta paura a causa della sua tenera fragilità.

-Hei! Me lo dai un bacio?- Le dissi.

Gli avvicinai la guancia sulla bocca. Lei sorrise.

Avrei potuto soffocarla in un abraccio anche se sapevo che non potevo.

Erano le 10:00 di sera. Venne mio zio per portarci al mare.

-Ciao Angelo mio!- dissi alla bambina.

Salutai tutti, nonna, zii, parenti..

Al termine delle vacanze al mare con mio zio mancavano appena 10 giorni e mi dispiaceva molto.

Salimmo in auto. Mio zio mise un CD di musica lenta, che faceva da sottofondo ai miei pensieri.

Pensavo a lui. Cercavo di convinciermi che non lo amavo, tutta fatica sprecata.

Era buio, durante il tragitto guardavo il cielo notturno e quando mi capitava di guardare la luna inevitabilmente mi veniva in mente Alban, il suo profumo, i suoi occhi.

Mi era mancato molto in quei giorni.

Ritornammo al mare. Entrammo nell' appartamento e ci sistemammo.

Mi cambiai. Mi sdraia a vedere un film: "I passi dell' Amore".

Ma la mia attenzione fu attirata da un voce: la sua.

Mi precipitai sul balcone. Era Alban che da sotto stava andando in centro. ®

Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora