Capitolo 24: Inizia la Scuola superiore;

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9 settembre. Ore 7:00 del mattino.

Inizio scuola superiore.

Mi ero dimenticata dei traumi che avevo appena svegliata la mattina.

Non mi misi in tiro per il primo giorno, mi misi dei vestiti semplici e sciolsi i capelli solamente e la matita nera agli occhi.

Fui accompagnata da mia mamma che come sempre mi faceva mille raccomandazioni:

"Mi raccomando cerca di stare buona a scuola, è la prima impressione che conta ai professori"

Parlava a vuoto, avevo messo le cuffie bianche del mio cellulare ascoltando: "Che rumore fa la felicità? dei Negrita" .

Scesi dalla macchina, avevo già visto la scuola perchè mio fratello già andava in quell' istituto ma ad un' altro indirizzo: io andavo a ragionieria lui invece andava per geometra.

Aspettai fuori nel cortile ampio dell' edificio con le spalle al muro, ascoltavo qualche canzone.

-Tu sei di 1^ B?-

Una ragazza di media altezza, bionda con una sigaretta tra le dita si rivolse a me.

-Si!-

-Ah ho capito! allora siamo in classe insieme, piacere mi chiamo Federica-

Disse poi sorridendomi e porgendomi la mano per stringergliela.

-Piacere mio, Natasha-

-Io sono stata bocciata e quello che si sta avvicinando adesso è Ned, anche lui ripetente!-

Si avvicinò un ragazzo molto grosso e robusto. Anche lui fumava.

Dopo essermi conosciuta anche con lui andammo in auditorium dove la preside avrebbe tenuto un discorso per i "primini".

Venne a prenderci la nostra prof di diritto, una troia in tutti i sensi fin dal primo istante in cui la vidi.

Avrà avuto come minimo 55 anni, aveva rifatto le tette, il culo e le labbra da pagliaccio e cosa che più mi innervosiva erano gli occhiali da sole che portava anche se fosse in un luogo chiuso.

-Con quanto sei uscita dalle medie tu?- Mi chiese la prof

-6 regalato prof!- Risposi

-E' meglio: così prentende di meno questa fidati, la conosco!- Disse Morgana, una ragazza ripetente, simpatica.

Ned invece era un ragazzo anche lui simpatico, insomma, il solito ragazzo morto di figa che fa sempre le solite battute sconce.

-Ma tuo fratello mica viene anche lui a questo indirizzo?- Mi chiese Ned.

-Sì, bravo, si chiama Danny!-

-Ah ho capito!-

Alexandra, un ragazza nata in Italia ma con origini americane, lei mi stava molto simpatica.

Conobbimo altri ragazzi, prof, la "donna del bar" che si chiamava Pina unda donna sulla cinquantina di anni, e sopratutto le bidelle, Bruna era la bidella più simpatica e poi si chiamava anche lei come la sorella di Albi.

Quella prima settimana di scuola si sarebbero fatte solo 5 ore di lezione anzichè 6.

All' ultima ora ci portarono a visitare la scuola.

La palestra era enorme e gli splati erano molto più in alto rispetto al campo di gioco, e questo permetteva un' ottima visuale delle partite. 

La giornata finii in poco tempo, presi l' autobus e tornai a casa.

Il primo giorno di scuola andò alla grande. ®

Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora