Capitolo 26: Ora di Ricominciare a vivere;

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Le sigarette mi facevano puzzare sempre più i vestiti.

Mi trovavo in un angolo del colrtile abbandonato da tutti, da sola, non avevo preso ancora il vizio di fumare ma ogni volta che ne avevo bisogno Federica me ne offiva una.

Cerchai il suo numero di cellulare in rubrica. Lo chiamai.

Una voce angelica mi rispose "pronto?". Non fiatai. E con le lacrime agli occhi terminai la chiamata. Volevo parlargli ma non ce la facevo più. Richiamai ancora dopo qualche minuto. Questa volta nessuno rispose, probabilmente Alban era entrato in classe e aveva messo in silenziono il cellulare. Sbattei il cellulare con violenza per terra e mi sedetti sul cemento freddo appoggiata al muro. La sigaretta finì. Ne accesi un' altra immediatamente.

-O stai bene?- Un ragazzo della mia classe venne verso di me, Luke.

Un ragazzo molto carino: era alto e magro, i capelli marroni col ciuffo e gli occhi verdi.

Giocava nel Milan anche se tifava per l' Inter.

-Cosa ci fai tu qui? dissi cercando di asciugarmi le lacrime il prima possibile, odiavo quando gli altri mi vedevo sensibile.

-Nulla, ero di passaggio e ho sentito il rumore del tuo cellulare sbattersi per terra.- Disse raccogliendo il cellulare circondato dagli altri mozziconi di sigaretta.

-Wow è ancora intatto!- Disse ridendo.

-Quella di matematica è entrata in classe?-

-No, non ancora!-

-Non dovresti fumare quella roba!- Disse riferendosi ai mozziconi che mi circondavano.

-Cazzo ti frega?-

-Scusami non intentevo..-

-Non fa niente, sei scusato.- Dissi io.

-Sei sconvolta..qualsiasi cosa sia successa però non puoi stare in questo stato, alzati che andiamo in classe.-

-Credo proprio di no..-

-Si invece.-Disse ridendo e prendendomi da una mano e sollevandomi da terra.

Educazione Fisica.

Si sarebbe giocato a calcetto.

-Chi viene a giocare a calcetto?- Chiesi alle mie compagne di classe, ma le risposte furono maggiormente: "Odio il calcio" e "mi piacerebbe ma sono tutti ragazzi". Io invece credevo che con i ragazzi a calcio ci si divertisse di più così mi offrii per il ruolo di difensore.

Non riuscivo a capirne il motivo ma correvo e dietro ad un pallone e i miei pensieri si concentravano solamente su questo.

-Sai giocare fin troppo bene a calcio per non assere mai entrata a far parte di qualche squadra.-Disse Luke.

-Grazie.- Gli dissi sorridendo.

A un certo punto della partita la palla andò a finire sugli spalti in alto.

-Vado a prenderla io!- Dissi.

Presi la palla e per scherzare la buttai giù urlando a squarciagola: "Bombardamenti Gheddafiiiii!!!!

Luke rise da sotto.

La partita riprese e vidi Ned che si avvicinava correndo verso di me. Tentò di segnare ma riuscii a stoppargli il gol.

-Ma che cazzo fai?-Mi urlò contro.

Dolore.

La testa aveva sbattuto contro il pavimento della palestra.

Vedo sfocato.

Adesso Buio.

Nulla. ®

Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora