Mi risvegliai nell' infermieria della scuola.
Seduti su due sedie parlavano Alex e Luke che appena mi videro aprire gli occhi sorrisero entrambi e mi riempirono di attenzioni.
-Che è successo qui?-
-Ned ti ha fatto battere la testa e hai perso i sensi!-Rispose Luke.
-O Cristo..-
-Come stai andesso? Va meglio?- Mi chiese Alex.
-Si si, meglio grazie! Che ore sono?-
-Le 2:20 del pomeriggio!- disse Luke
-Come? Alex, non hai perso l' autobus tu?-
-Ho avvisato i miei e mi verranno a prendere loro.vuoi che avvisi i tuoi per venirti a prendere?-
-No, stai tranquilla, vado a casa da sola, non ho voglia di avvisare i mei genitori.-
-Ti và di fare 2 ore di strada a piedi da qui a casa tua? Ti porto io in moto!- Disse Luke.
-Grazie, Luke!-
Usciti da scuola Luke, mi porse un casco nero e mi misi dietro lui in moto.
-Che fai? Già c'è vento e poi sei così leggera che ti spazzerebbe via! Tieniti forte a me!-
Misi le mie braccia attorno a lui, mi parve che per un secondo arrosii, ma forse avevo solo un pò di febbre.
-Grazie infinite Luke.-
-Nulla, piccola!-
-Solo una cosa: non chiamarmi "piccola" odio questo soprannome!-
Scoppiò in una rumorosa risata.
-Ci vediamo a scuola, ciao!-
Percorsi il giardino, salii le scale e entrai in casa.
Non ne capii il motivo ma in quel momento sentii il bisogno di suonare la mia chitarra.
Una chitarra a cui ero molto affezzionate, nera con il bordo bianco.
La presi, scesi in un angolo nascosto del giardino del palazzo e incomicniai a suonare e cantare un pezzo che mi affascinava sempre, ogni volta che l' ascoltavo: "You And Me. Lifehouse".
Suonai pensando a lui, Alban, dedicandogli quella canzone ogni volta che la suonavo, le lacrime cadevano sulla chitarra e vedevo il suo volto in quelle goccioline salate.
Perchè non si può avere un finale come quello dei film d' amore che poche volte guardavo, perchè non avere un finale come quello delle favole dove esiste sempre un "...e vissero per sempre felici e contenti!"?
Finito di suonare apparse una ragazza bionda, che aveva 14 anni.
-"Lifehuose, you and me" è questo che suoni non è così- Arrivò sorridendomi.
-Si, sono loro!-
-Ah, piacere Sarah!- Si sedette a gambe incrociate affianco a me.
-Piacere Natasha.-
-Canti davvero bene, sai?-
-Grazie-
-Sai, io faccio parte di una Band, i "Diagnosis", e ci mancava una chitarrista come te..-
-No grazie, in questo momento non è che mi interessi molto.-
-Ti lascio il mio numero, se cambi idea contattami.-
Mi scrisse su un bigliettino sciupato il suo numero di cellulare e mi salutò.
Presi quel foglietto che lasciò sopra la chitarra, e lo misi nella tasca dei jeans. ®
STAI LEGGENDO
Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]
RomanceMi chiamo Nat, ho solo 17 anni e quella che vi sto per raccontare e la mia storia! Nell'estate del 2012 sono partita per (Albania, paese d'origine di mamma, per passare le vacanze estive. Tutto succede nella mia vita e nulla deve essere per sconta...