1.dove tutto ebbe inizio

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10 anni fa

Sentii la voce di mia madre chiamarmi, allora scesi le scale e mi sedetti a tavola. Cominciammo a mangiare in silenzio, nessuno diceva nulla. Allora parlai io "mamma quando torna papà?". Ma non ricevetti nessuno sguardo. Lei fissava il vuoto, era completamente assente. Non capii, ero troppo ingenua per farlo. La richiamai "mamma". Si girò e mi fisso; aveva gli occhi lucidi. Li chiuse per qualche secondo, mi guardò e disse "tuo padre stasera arriva tardi". Sospirò " adesso aiutami a sparecchiare e poi vai a dormire". Lo feci e dopo una decina di minuti salii al piano di sopra.
Non volevo andare a letto, così andai a salutare mio fratello Kevin. Non era sceso a cena perché aveva litigato con la mamma per un motivo a me oscuro e incomprensibile. Purtroppo quando entrai lui stava già dormendo. Gli diedi un bacio sulla guancia e andai a dormire anch'io.
Mi svegliai di colpo sentendo un rumore, ma poi mi feci coraggio e rimasi lì, al buio, da sola e senza la voglia di riaddormentarmi. Udì il rumore di un vetro infrangersi. Scesi dal letto e mi avvicinai alla porta. Solo quando sentì delle urla capii che sarei dovuta rimanere a letto. "Hai due figli, la devi smettere. Sei un incosciente!". Questa voce apparteneva sicuramente a mia madre. Sentì delle risate in sottofondo seguite da un suono sordo simile a quello di una schiaffo. "Sei solo una donna, lo so io quello che devo fare. Fatti i cazzi tuoi". Questo era mio padre.
Sentì dei passi svelti e pesanti percorrere le scale così mi fiondai di corsa sotto le coperte facendo finta di dormire. La porta di spalancò e l' ombra di una figura nella quale riconobbi mio padre, si faceva sempre più avanti. Mi tolse le coperte di dosso strattonandomi fuori dal letto e cominciando a schiaffeggiarmi sotto le suppliche di mia madre che lo implorava di smettere.
Mi portó in camera sua e mi buttò sul letto, strappandomi i vestiti di dosso senza ritegno e cominciando a tirarmi anche calci e pugni ovunque. Non ne potevo più. Sentii la sirena della polizia e in quel momento sperai di essere salvata. La porta spalancarsi fu l' ultima cosa che vidi prima di perdere completamente i sensi.
Mi svegliai su un lettino scomodo cercando di mettere bene a fuoco il posto in cui mi trovavo. Vidi mio fratello seduto su un piccolo divanetto rosso davanti a me e mia madre su una sedia alla mia destra con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e le mani nella testa. Sussurai:"m-mamma". Si girò di scatto e corse ad abbracciarmi:"mi dispiace tanto piccola mia. Stai bene?""si" risposi "che cos'é successo?""é tutta colpa di tuo padre, ma non ti preoccupare, sto risolvendo la cosa. Lui non creerà altri problemi. É stato arrestato e io ho chiesto il divorzio" in quello stesso momento Kevin aprì gli occhi di scatto e disse "che cosa?!?".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2016 ⏰

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