Capitolo 29: Ospedale

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Sera.

Ennesima litigata con mia madre per il "basso rendimento scolastico" come piace dire a lei.

Chiusa in camera, presi il libro, aprii una pagina a caso tanto per farle credere che studiavo e invece presi il cellulare.

Inviai un messaggio a Luke: "Ciao. Cosa fai?" Dopo poco tempo mi arrivò un suo messaggio di risposta: "Esco con Mirco e Teo. ci sentiamo dopo. Un bacio.".

Il tempo passava in fretta e presto si fecero le dieci di sera quando un tuono attirò la mia attenzione.

Mi affacciai alla finestra ma non pioveva, non c' era alcun temporale, allora mi rimisi a "studiare".

Dopo una manciata di minuti udii il suo di un' ambulanza. Passò accanto a casa mia e quel ripetersi di suoni frastonanti dava quasi un senso di angoscia. Dopo qualche minuto però, nella mia stanza il silenzio ritornò.

Andai a letto e stranamente quella sera dormii abbastanza bene, almeno meglio delle altre sere passate in bianco.

Il mattino dopo, come al solito, mi toccò svegliarmi presto per prepararmi per andare a scuola.

Presi l' autobus, mi misi due auricolari nelle orecchie e non badai più a nulla.

Arrivata sul portone della scuola tutti mormoravano tra loro.

Alex arrivò di corsa da me e con il fiatone cercò di pronunciare una frase:

-Nat. ti devo dire una cosa!-

-Dimmi tutto!-

-Ieri sera. Luke è finito all' ospedale-

In me quelle frasi rimbombararono a lungo e cercai di mantenere il più possibile la calma.

-Come mai?-

-Lui e i suoi amici hanno fatto un gioco stupido: hanno creato per gioco una bomba e l' hanno messa in una bottiglia di vetro, ma è scoppiata troppo in fretta e non hanno avuto il tempo di andare a ripararsi, così i pezzi di vetro si sono scaraventati in aria così forte che sono finiti in pieno viso di tutti e tre...Luke per fortuna sta bene e anche Teo, ma Mirco..Mirco è in coma. E' stato quello più vicino alla bomba e che non ha fatto in tempo ad almeno mettersi le mani sul volto per coprisi..-

Non seppi cosa fare, cosa dire, se arrabbiarmi perchè erano dei bambini incoscenti o se piangere dal dolore.

Chiesi a una mia amica più grande se poteva accompagnarmi fino all' ospedale in motorino e lei fortunatamente accettò.

Appena entrata in ospedale l' odore nauseante mi stava facendo vomitare ma il mio pensiero era fisso sui ragazzi.

Vidi un' infermiera, chiesi informazioni su dove fosse stato ricoverato Luke e mi indirizzò al 2 piano nella stanza 4.

Aprii delicatamente la porta, e lo vidi: Luke era intrappolato da alcuni tubicini, sdraiato tra delle lenzuola bianche.

Guardava nel vuoto della finestra, non riuscivo a capire bene se avesse gli occhi lucidi o se fosse solamente il rifletto dei lampadari.

Si voltò verso di me.

-Che cazzo ci fai qui?-

-Sono venuta a vedere come stavate!-

-Ma vaffanculo, vattene!-

-Cazzo Luke, i medici hanno controllato se qualche pezzo di vetro ti ha bucato il cervello o è tutto a posto?-

Quella battuta era decisemente pessima, mi pentii subito di quello che dissi, non era il momento giusto.

-scusami.-

-Vattene, per favore!-Disse senza neache voltarsi un secondo a guardarmi.

Mi voltai in direzione della porta e la chiusi dietro le mie spalle.

A quel punto andai verso la stanza di Mirco.

Vidi la madre e il fratello minore accanto a lui. Il fratellino teneva la mano a suo fratello, apparentemente addormentato, la madre invece riposava. "Povera, sarà rimasta tutta la notte sveglia per l' operazione del figlio" Pensavo, ma appena chiusi di nuovo la porta il rumore la fece svegliare.

-Ciao.-Disse lei con una voce stanca e strozzata in gola.

-Buogniorno. come sta?- A quella domanda non rispose. Porbabilmente avrei dovuto fare quella domanda a proposito del figlio.

-E Mirco?-

-Mirco..sta male, è in coma.-

-Vedrà che andrà tutto per il meglio, non si preoccupi, si deve far forza!-

Si alzò dalla poltrona.

-Io vado a prendere un caffè, vieni con me!-Disse rivolgendosi a Francesco, il fratellino di Mirco.

Appena chiusero la porta mi sedetti accanto a lui.

-Vedo che sei conciato bene, coglione! Adesso và di moda finire all' ospedale per niente? Ci conosciamo da tre anni ormai, e tu sei stato sempre una sorta di fratello maggiore per me, prendevo esempio sempre da te! Ma vaffanculo Mirco, mi hai delusa!...Comunque tra pochi giorni arrivano i Coldplay in Italia, ti sei dimenticato anche del tuo gruppo preferito? E ti sei dimenticato anche che dovevamo anche andare insieme al loro concerto? E ti giuro che se non ti alzi entro poco tempo ti piglio a sberle, e tu hai qualche esperienza con i miei ceffoni, vero?!-

La porta si aprì di scatto. Via vai di infermieri, medici, dottori nella stanza. Mi dissero di andarmene immediatamente dalla stanza perchè il paziente stava peggiorando.

-Cristo, NO!-

Scoppiai a piangere. ®

Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora