Capitolo I

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Fa freddo, ho maledettamente freddo.

Chi ha aperto la finestra?

Dov'è il cuscino?

Merda, perchè sono per terra?

Apro gli occhi, piano,  di mattina sollevare le palpebre è faticoso. Passa un pò di luce dalla  finestra, pulviscolo atmosferico galleggia nell'aria, cerco di  afferrarne un pò con la mano senza successo. Risalgo il letto a  gattoni e trovo il mio cellulare: 7:45; merda non ce la farò mai.

Giù per le scale, cucina e poi bagno. Mi guardo, il mio riflesso allo specchio non è cambiato da ieri, peccato, pensavo che passare dai 15 ai 16 anni facesse la sua differenza; invece sono acora qui con i miei capelli mossi di un colore indefinito, con gli stessi occhi, le stesse mani e lo stesso corpo. Sempre io.

Il bus affollato come sempre ha un adoro nausabondo, trovata una posizione comoda tasto la tasca alla ricerca dei miei auricolari; sperduti.

Ironico il vedere tutte queste facce, nello stesso bus, diretti tutti alla stessa scuola. Una massa di teeneger che sembra avere una vita soddasficente, piena di vita, impegni e persone, estranea alla mia; sembra fantastica, il paesaggio fuori dal finestrino sembra però molto più interessante.




"Devi pensare solo alla scuola, solo questo devi fare" Con solo questo mio padre intendeva anche al badare alla casa, gestire l'amministrazione finanziaria, lavorare il week-end e dargli il ricavato -senza guadagnarci neppure un centesimo- Solo questo dovevo fare, ma per renderlo contento ero disposta a fare di tutto. Mi ricordo ancora il giorno in cui, per colpa di un sette in matematica ricevetti uno schiaffo in pieno viso, il primo da parte sua: "Non deve ricapitare più" questo disse , successe però che o per pena o per altro i miei fantastici amici decisero di prendere le distanze, senza un motivo apparente, forse per il livido violaceo in faccia, uno tra i tanti



Sta di fatto che io ora cammini sola, al centro di questo grande corridorio pieno di persone sorridenti, alla ricerca della mia aula, ora probabilmente quel gruppo di ragazzi sta ridendo di me.


Già penso alle conseguenze, non voglio farlo arrabbiare, non voglio, giuro. Avrei dovuto studiare di più, non volevo mamma, lo giuro, non volevo. Maledetto registro elettronico, fuori da scuola, lo trovo lì, e prego Dio che non faccia nessuna scenata, non davanti a tutti. Dio però non mi ascoltato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15, 2016 ⏰

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