Quel Maledetto Giorno

Compagno Nuovo

Entrai nell' aula mezza vuota e aspettai che entrò il professor Mechini, che quel giorno era più concentrato del solito sulla sua materia. Dopo qualche minuto entrò il preside con un ragazzo alto, castano e con gli occhi chiari, quasi color ghiaccio, capaci di penetrarti dentro e mangiarti l'anima. Solo dopo mi accorsi del bastone che aveva in mano... Era cieco.
L'insegnante lo invitò a presentarsi, lui ci diede le spalle e iniziò a presentarsi, allora il preside lo rigirò con fare imbarazzato, tutti scoppiarono a ridere, poverino, si chiamava Austin e veniva dalla California, dove veniva picchiato e maltrattato.
Il preside lo porto nel suo banco, a due posti dal mio.
Alla fine della lezione decisi che quel ragazzo doveva avere degli amici, ma prima che potessi avvicinarmi gli si parò davanti Veronica:
V- Ciao, Augusto...
A- Austin
V- Si è lo stesso, allora sei cieco eh... - disse guardandolo male e girandoli intorno come un investigatore davanti al corpo morto - quindi non sai dirmi... Quante sono queste... - e gli tirò uno schiaffetto sulla guancia, lui rimase immobile e disse - no, non lo so quante sono... Me lo sai dire? - lei allora aggiunse
-povero, sei solo uno sfigato- e lui rispose quasi subito -povera, tu sei solo una troia!- e con questo se ne andò ancora con le 5 dita sulla guancia.
Gli corsi dietro, quando finalmente lo raggiunsi lo salutai:
J- hey ciao Austin, sono Josephin e, per tua informazione, voglio essere tua amica- dissi quasi tutto d'un fiato.
Lui mi guardò (anche se non poteva) e mi disse -tu sembri simpatica, non come quella Veronica lì- subito accettai il complimento anche se ci trovai qualcosa di strano... Come faceva lui a sapere il nome di veronica se non glielo aveva detto?? Non ci diedi molto peso, lo presi per un braccio e li dissi - ora io e te siamo amici e ti presenterò altri due ragazzi molto simpatici, vedrai che ti troverai bene con noi- e lui sorrise.