ama l'imperfetto tuo prossimo, con l'imperfetto tuo cuore.

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"come si può uscire da questo labirinto di sofferenza?."
era questa la domanda, che più o meno mi tormentava ogni giorno.
posaii il libro sul comodino e presi il cellulare per controllare l'ora e varie notifiche.
erano le 18:30 e mancavano ben tre ore per la festa.
Jake, il mio migliore amico, sarebbe passato a prendermi per le otto e mezza.
Dovevamo andare ad una di quelle feste dei figli di papà, in una villa nel pieno centro di Londra.
Non sapevo cosa mettermi, insomma, odiavo i vestitini e i tacchi..o roba del genere, così mi limitai a prendere una t-shirt nera della vans, degli skinny strappati al ginocchio, e le mie converse preferite.
Posai i vestiti sul letto e andai a lavarmi.
Sentivo l'acqua fresca scorrermi addosso, era come se i pensieri fossero scomparsi, era un sollievo.
Uscita dalla doccia, mi asciugai e andai in camera.
Mi vestii e tornai nel bagno per pettinarmi e truccarmi.
Notaii che i miei capelli fossero diventati un biondo più chiaro, quasi platino.
Misi un po' di mascara e la matita per mettere in risalto i miei occhi color verde smeraldo, poi aggiunsi il fondotinta per coprire qualche brufolo.
Per colpa della mia estrema lentezza, avevo fatto tardi.
Jake, Luke e Niall erano già giù ad aspettarmi.
Conosco Jake da due anni, e mi ci sono trovata molto bene.
Era un ragazzo molto divertente, studioso ed era l'unico che si preoccupava sul serio di me.
Nonostante i suoi vari sbalzi d'umore, era il migliore amico che tutti vorrebbero.
Anche Luke e Niall erano simpatici, li adoravo tanto.
Salii nella macchina e partì subito "sorry" di Justin Bieber.
Inutile dire che cominciammo a cantare a squarciagola, con i finestrini aperti.
Adoravo stare con loro, ci si poteva fare di tutto.
Li conderavo fratelli.
Passammo anche a prendere la mia migliore amica, Madison.
Appena entrò in macchina, incazzata, non fece altro che urlare, con la voce stridula, per il ritardo che stavamo causando, o meglio, che io avevo causato.
Non demmo tanto peso alla cosa e continuammo a cantare.
Arrivati a casa di Emily, parcheggiammo e scendemmo dalla macchina.
Il mio sguardo si fissò su David, Harry e Mike.
La prima cosa che mi venne in mente fu: "Oh merda..e ora?".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2016 ⏰

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