Finalmente è arrivato oggi.
Oggi è il fatidico giorno.
Il giorno in cui cambierò vita per un po' di tempo.
Non so se ritenere questo fatto una cosa fortunata o no.
Ipotizziamo di sì.
Cambierò città, casa, scuola, conoscenze. Cambierò vita.
La valigia è già pronta sul letto, aperta per aggiungere le ultime cose, mentre io mi guardo allo specchio per un'ultima volta.
Ho indosso dei semplici jeans neri, con una camicia a quadri neri e rossa, con addosso le Stan Smith rosse dell'Adidas.Oggi mi sono impegnato più del solito a prepararmi, insomma... oggi devo conoscere la famiglia con cui vivrò per un po' di tempo. Voglio risultare decente e pulito ai loro occhi.
Una volta essermi anche messo il profumo, vado in bagno.
Prendo il necessario per essere pulito, come ad esempio il dentifricio, e li infilo nella mia borsa per il viaggio, che vado poi ad aggiungere nella valigia.
Perfetto, la valigia è pronta.Esco dalla mia stanza e vado diretto in cucina, dove ci sono i miei genitori intenti a fare la colazione.
"Lou, sei bellissimo." Mi avvicino a lei, mentre lei alza le braccia in modo da posarle sulle mie spalle.
"Grazie mamma." Sorrido, spostando i capelli dal mio viso.
"Sei pronto per questa nuova avventura?" Mi chiede papà.
Sono felice che non siano "depressi" per la mia partenza.
Questo viaggio lo definiscono un'avventura per me.
Un nuovo modo per scoprire culture o quant'altro su un'altro paese.
"Penso di sì, non vedo l'ora di conoscere la famiglia dove andrò a stare."
"Ti accetteranno immediatamente, ne sono sicura." Ringrazio mentalmente mia madre per le rassicurazioni, essendo anche gay...
Sento già i palmi delle mani sudati dall'emozione!"Okay, andiamo." Mamma e papà hanno deciso di accompagnarmi fino a scuola, dove ci aspetterà il pullman che ci porterà all'aereoporto.
"Grazie." Sorrido verso i miei genitori che mi osservano con gli occhi lucidi.
Li abbraccio velocemente, per evitare che si commuovano ulteriolmente.
"Allora... Io vado." Mi muovo a scatti.
"Mi raccomando, non bere, non fumare, non drogarti, attento." Scherza mio padre.
"Tranquilli, sarò bravo."
"Buon viaggio, amore." Mamma mi lascia un bacio sulla testa, dopo di che mi avvio per salire sul pullman.Prendo posto accanto alla mia migliore amica Marya.
"Ehi bello." Sposta la sua borsa, per farmi sedere al suo fianco.
"Idiota." Rido per poi lasciarli un bacio sulla guancia.
Parliamo per il resto del viaggio di come speriamo siano le nostre famiglie, fino ad arrivare all'aereoporto di Ciampino.
Facciamo velocemente il Check-In, dato che siamo arrivati come classe.
E subito dopo ci imbarchiamo sul nostro aereo.
Direzione: Londra."Ho paura." Sussurro a Marya accanto a me, che mi prende la mano appena l'aereo decolla.
"Ti dispiace se ascolto la musica?" Fa cenno di no con la testa, mentre io cerco di togliere i nodi dai miei auricolari.
Infilo le cuffiette nelle orecchie, impostando la riproduzione casuale dal mio iPhone 4s.Guardo il panorama che vedo dal mio posto, il migliore, quello accanto al finestrino.
Guardo come ci muoviamo velocemente sopra alle nuvole, vedendo sparire i lunghi palazzi sempre più velocemente.
Io non sono un ragazzo come gli altri.
Insomma, sono molto riservato.
E mi apro con poca gente, per il semplice motivo che sono insicuro di me.
Ho un sacco paura del giudizio degli altri, anche se non do a vederlo.
Ho cercato in tutti i modi di risolvere questa timidezza, ma ancora oggi sono molto timido. Ovviamente, non quanto il primo liceo, ma un filo di insicurezza scorre ancora nelle mie vene.
Infatti, non ho molti amici. Sì, ce l'ho.
Ma di veri amici ho solo Marya, non perché non voglio nessuno o nessuno vuole me.
Per il semplice motivo che con lei mi trovo a mio agio e viceversa, mi trovo bene con lei, per questo stiamo insieme. Sono ormai 5 anni che non ci separiamo, è solo con lei mi sento veramente sicuro di me stesso.
Marya è una ragazza davvero, davvero bella.
Non mi sono mai innamorato di lei.
Si dice che tra amicizie di sessi opposti prima o poi uno si innamora dell'altro. Ma tra noi, fortunatamente, non è successo.
È alta, bruna e occhi marroni, tendenti al verde.
Il sogno di tutti i ragazzi.
Anche se, sinceramente, non mi piacciono le ragazze come lei.
Trovo attraenti altri tipi di persone.
E soprattutto del mio stesso sesso.