Io non sono gay

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"...46, 47, FORZA CON QUESTI PIEGAMENTI, 48, PAYNE DAI CON QUELLE BRACCIA, 49 e 50"

Non appena il loro coach smise di contare, tutti i ragazzi crollarono sfiniti a terra, paonazzi, cercando di riprendere fiato.

"E anche per oggi abbiamo finito, bravi ragazzi. Ci vediamo lunedì" e a queste parole i giocatori si alzarono, riprendendo chi la sua bottiglia d'acqua, chi la sua felpa, per tornarsene negli spogliatoi.

Come al solito Harry Styles, il capitano della squadra, si fermò a parlare con l'allenatore, esaminando quello o quell'altro schema di gioco e discutendo sulle prestazioni dei singoli giocatori.

E di conseguenza, come al solito, Louis Tomlinson si fermò a chiacchierare con Niall, il suo migliore amico da quando ne aveva memoria, e l'immancabile Eleanor, la quale non perdeva occasione di perseguitare Louis, assistendo a tutti gli allenamenti, sperando che un giorno, finalmente, il ragazzo si decidesse a chiederle di uscire insieme. Ma, come al solito, Louis non lo fece. Parlò invece tutto il tempo con Niall, osservando continuamente con la coda dell'occhio Harry.

"Vai amico, il tuo capitano è appena entrato negli spogliatoi" gli disse ad un tratto Niall, guadagnandosi un'occhiata sbalordita da parte del suo amico le cui guance avevano raggiunto il colore bordeaux e non di certo per il freddo pungente.

Una volta entrato nello spogliatoio quello che vide lo lasciò, come al solito, senza fiato.

Harry Styles era di schiena, a torso nudo, intento a spogliarsi. I muscoli della braccia tesi ad ogni movimento, il sudore che accarezzava dolcemente la sua pelle, le mani che incredibilmente delicate sfioravano il suo stesso corpo.

Louis deglutì a fatica, mentre nei suoi boxer la situazione iniziava a farsi critica, restando immobile, non riuscendo a scollare gli occhi di dosso al ragazzo.

"Tomlinson smettila di fissarmi il culo" disse all'improvviso Styles, facendo sobbalzare Louis che iniziò a tossire per poi girarsi ed iniziare a spogliarsi a sua volta.

"La tua ragazza non si ingelosisce poi?"

"Cos- io no- Io.. mh. Io non ho una ragazza" riuscì alla fine a dire Louis.

"Certo che non la hai. Anche se lei non vede l'ora di infilarti mezzo metro di lingua in gola tu sei troppo gay anche solamente per fare finta di essere interessato" replicò Harry mentre si sfilava gli scarpini e li riponeva nella borsa.

"Io non sono gay!" quasi urlò Louis, girandosi di scatto e guardando il ragazzo con aria sconvolta.

"Oh, certo che no. Infatti il tuo amichetto in mezzo alle gambe si è svegliato quando ha sentito il nome di Eleanor, non perché mi hai visto nudo" e detto questo si avviò alle docce, lasciando di stucco Louis che rimase immobile al centro dello spogliatoio senza sapere cosa dire o fare. Quello stronzo gli aveva anche sculettato davanti. Lo aveva fatto di proposito, ne era certo.

L'acqua nella doccia in cui si era infilato Harry iniziò a scorrere, e ci volle poco perché Louis iniziò ad immaginarla scivolare dolcemente sul corpo del capitano. Bastò quel pensiero a scuoterlo e quasi correndo entrò di colpo nella doccia dentro la quale Harry era intento ad insaponarsi, il quale però, vedendolo non si sorprese più di tanto.

"Io non sono gay" gli disse allora Louis sulle labbra, prima di spingerlo addosso al muro e iniziarlo a baciare. In breve tempo il bacio diventò un groviglio di lingue e denti e ansimi, mentre l'acqua continuava a scorrere sui loro corpi nudi.

Di colpo Harry fece voltare Louis e, inginocchiandosi, iniziò a stuzzicare l'entrata del ragazzo. Con le dita gli allargò dolcemente le natiche per poi infilare la sua lingua nello stretto buchetto, iniziandone a leccare il contorno per poi violarlo, mentre il ragazzo sotto di sé ansimava di piacere, allungando una mano dietro di sé per stringere i suoi ricci completamente bagnati tra le mani.

"Har- Harry non vo- ODDIO" cercò di parlare Louis mentre la lingua di Harry continuava a donargli piacere.

"Non voglio venire così" riuscì alla fine a dire, al che il riccio si alzò e lo fece voltare, ricominciando a baciarlo, ma stavolta più dolcemente.

"E com'è che vuoi venire, piccolo Lou?"

Non ricevette risposta; non che poi Louis ne avesse avuto il tempo, perché senza aspettare un secondo Harry lo sollevo con un braccio e aiutandosi col muro lo tenne sospeso mentre iniziò a prepararlo dolcemente. Infilò il primo dito e a quel contatto Louis inarcò di colpo la schiena, godendo al contatto col freddo metallo dell'anello di Harry.

"Un altro, ti prego" lo implorò Louis dopo qualche secondo, volendo di più. Ma a quel punto il riccio infilò direttamente due dita contemporaneamente, facendo urlare Louis più di dolore che di piacere, ma per poco dato che il ragazzo si abituò quasi subito a quella presenza ed iniziò ad andare incontro alle dita che affondavano sempre di più dentro di lui.

Solamente quando, tra un bacio e l'altro, Louis ansimò nella sua bocca di essere pronto Harry sostituì le sue dita con il suo membro ben eretto e pulsante. Entrò in lui dolcemente non smettendo un attimo di guardare Louis negli occhi e non appena fu completamente dentro iniziò a muoversi dolcemente. La doccia in poco tempo si riempì dei loro gemiti, il rumore delle loro pelli che sbattevano l'una contro l'altra si fece sempre più forte finché finalmente una spinta più forte delle altre fece urlare di piacere Louis quando Harry trovo la sua prostata. Il riccio continuò a colpire sempre quel punto mentre Louis iniziò a darsi piacere da solo, ma si fermò subito poiché Harry gli tolse la mano per sostituirla con la sua e cominciare così a masturbarlo.

"Guardami" sussurrò Harry, osservando il volto di Louis contorto dal piacere, "apri gli occhi Lou" lo pregò il riccio.

Il ragazzo obbedì subito e se possibile vedere Harry in quelle condizioni lo fece gemere di piacere ancora di più. Le sue labbra rossissime erano gonfie e umide per i baci scambiatisi, gli occhi verdissimi tendenti al grigio erano ancora più belli e lucidi, i suoi capelli a ricadergli sulle spalle ormai lisci lo rendevano ancora più bello.

"Sei bellissimo" disse Louis di colpo, facendo ridere il ragazzo e facendo spuntare le sue adorabili fossette.

"Ti dovrei credere? Hai detto anche di non essere gay" lo prese in giro Harry mentre affondava in lui sempre di più.

"Stà zitto" rise allora Louis che poco dopo venne copiosamente tra i loro corpi. Ancora ansimante strinse i capelli di Harry tra le dita e iniziò a baciarlo dolcemente, accompagnando le sue spinte fin quando anche lui non si riversò nel suo corpo.

Sentì il suo sperma riempirlo e poi scivolargli tra le natiche mentre il capitano lo faceva scendere. Barcollò leggermente una volta messi i piedi a terra ma Harry fu rapido a prenderlo dai fianchi e avvicinandolo a sé continuò a baciarlo.

Harry prese poi il bagnoschiuma e mettendone un po' sulla sua mano e un po' sulla mano di Louis iniziarono ad insaponarsi a vicenda, tra un bacio e l'altro.

"Sono tre ore che mi stai insaponando il culo, Tomlinson"

"Ci tengo all'igiene" rispose Louis facendo a scoppiare a ridere il ragazzo.

Dopo essersi lavati del tutto uscirono dalla doccia e iniziarono a rivestirsi.

Come al solito Harry fu più veloce.

"Quello che è successo può rimanere tra queste quattro mura, ma a me piacerebbe portarti fuori a cena, un giorno. Pensaci, signor non-sono-gay" disse prima di uscire, lasciando un dolce bacio sulle labbra di Louis che, ancora un po' sconvolto ma euforico iniziò a sorridere.

"Domani sono libero" urlò prima che Harry chiudesse la porta dietro di sé.

Avrebbe scommesso di averlo visto ridere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2016 ⏰

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