Sicilia magica e monastero Zen

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Questa estate la Sicilia era magica.
La casa in mezzo al bosco, il latte di capra e il miele, le campane delle mucche e la loro musica.
La meditazione dinamica guidata da Nirgio, con la sua dirompente energia.
La kundalini, il salto al mare, il bagno, la corsa, la danza, il sudore, il rilassamento, la cena, le stelle la sera la luna.
Mi sono sentito rinascere.
Al ritorno in città, rivedo una mia cara amica e riallaccio un rapporto che si era interrotto.
Dopo qualche giorno parto per Scaramuccia, il monastero Zen di cui mi aveva parlato un amico.
Arrivo con la mia Citroën due cavalli azzurra; posteggio davanti a questa casa nelle colline vicino ad Orvieto.
La prima sensazione è quella di esserci già stato.
Fuori non trovo nessuno; allora decido di entrare: c'è una sala dove ci sono due praticanti che stanno meditando.
Esco ed aspetto. Poco dopo arriva Ghencho e mi dice che, se voglio, posso partecipare alla seduta; mi spiega velocemente il modo di stare nella sala e rientriamo insieme.
All'entrata dello zendo (sala di meditazione) ci sono delle vecchie casse di legno, poste una sull'altra, che servono per sistemare i bagagli dei praticanti e, separata da una tenda, una sala con i tatami sul pavimento. Di fronte all'entrata c'è un altarino davanti al quale è situato il posto di meditazione del Maestro; ai lati ci sono i posti per i praticanti. Il jikjgitzo (allievo che dirige lo zendo) scandisce i tempi, usando una campanella.
Con 4 rintocchi segnala l'inizio del periodo di zazen (meditazione seduta); allo stesso modo segnala la fine.

In quella prima esperienza ho guardato varie volte la campanella, nella speranza che Ghencho la impugnasse per segnalare la fine della seduta, poiché era per me particolarmente complicato tenere la posizione a gambe incrociate e stare immobile.

L'incontro con il Maestro è avvenuto durante il thé del pomeriggio e mi sono sentito subito a mio agio: era come se l'avessi già conosciuto e sono entrato subito in sintonia con lui.

Dopo il thé siamo andati a fare il bagno alla fontana.

A Scaramuccia tutti i giorni, dopo il thé del pomeriggio, gli allievi sistemano un asciugamano e i vestiti da lavare nello zainetto e, insieme al Maestro[...]"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 17, 2016 ⏰

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