Oggi tre persone mi hanno detto questa frase: "non sminuirti". Tre. In un giorno solo. Non ho idea dell'aria che devo avere mentre mi aggiro tra la gente, ma non deve essere un granché. Pensavo, essendo ormai cresciuta, di aver imparato a dissimulare. Sì, insomma: mi avevano detto che con gli anni la mia insicurezza sarebbe migliorata, ma ho capito quasi subito che era una bugia. Dolce, ma pur sempre una bugia. Così, non potendo cambiare, ho iniziato a nascondermi. A volte però, in certe stanze fredde e troppo luminose, non riesco a fingere. Mi fregano gli occhi, ma anche le mani. Il tremore. La testa bassa. Lo sguardo impaurito come se lo spazio intorno a me assomigliasse a un grande zoo con le gabbie aperte. Come se tutto il mio mondo fosse sorretto da un castello di sabbia. "Non sminuirti", mentre io vorrei essere piccola piccola, minuscola e vorrei saper ridere in silenzio. Vorrei essere come uno di quei libri piccini picciò che in borsa non si sentono nemmeno e va a finire che te li dimentichi, finché un giorno non cerchi qualcosa, qualcos'altro, e per sbaglio li ritrovi. Vorrei essere sempre trovata per sbaglio, perché tutti quelli che mi cercano hanno visto in me qualcosa che non esiste e che io non posso dargli.
"Non sminuirti", ma forse questa frase non è adatta a me.
Forse per me andrebbe meglio "smetti di distruggerti".