Capitolo 8 pt.2 ( la storia di Zeira ed Edgar)

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Avevo amato quei momenti e non avrei mai voluto che smettessero.

Tutto sembrava quasi un'incantevole sogno, ma si sa che ogni sogno è destinato a tramutarsi in un incubo.

Qualche tempo prima della nascita di Erin.

Mi risvegliai nel nostro letto matrimoniale e , come ogni mattina, il mio risveglio fu solitario.

Edgar era molto occupato con il suo lavoro e molto spesso non rientrava neanche dopo cena.

Ovviamente sentivo la sua mancanza, ma non potevo creargli disturbo, dopotutto sapevo che tutti quei sacrifici erano per noi.

Mi accarezzai il ventre e sorrisi dolcemente.

Il nostro amore aveva creato una piccola creatura in procinto di nascere che ci avrebbe uniti per sempre.

Non mancava molto alla sua nascita e sapevamo che fosse una femmina.

Tra poco avrei potuto tenere tra le mie braccia la mia piccola.

Aspettavo con ansia quel giorno, ma mai quanto Edgar, che quando ci trovavamo soli faceva risalire quei suoi modi da bambino che lo rendevano adorabile.

Mi assillava chiedendomi se il bambino si muovesse o si sdraiava sulle mie gambe e posava l'orecchio sul mio ventre e ad ogni singolo rumore si esaltava e mi sorrideva.

La mia piccola principessa, la chiamava.

Non potevo fare a meno di sciogliermi quando lo vedevo così.

Qualche mese dopo
Edgar pov

Avanzai velocemente verso la servitù, mentre ogni mio passo veniva scandito dal tintinnio delle armi e della mia divisa.

<< benarrivato mio signore, la porto da sua moglie >>

Disse il nostro maggiordomo incitandomi a seguirlo.

Mi portò nella nostra camera matrimoniale e mi lasciò da solo appena incontrammo la soglia della porta.

La aprì con forza e non potei che sorridere dopo aver visto la vista che mi si pose davanti.

Zeira era distesa nel nostro letto mentre teneva tra le braccia la nostra piccola creatura.

Mi avvicinai subito a loro e la presi in braccio.

Le appoggiai le labbra sulla fronte e appena sentì il contatto aprì gli occhi ed emise un debole gemito assonnato.

Era piccola e paffuta, aveva due stupendi occhi scarlatti come Zeira e taglienti come i miei, qualche ciuffo nero corvino le cadeva dolcemente sulla fronte.

Era la cosa più bella che avessi mai visto.

Mi sedetti accanto alla mia amata e le lasciai un delicato bacio sulla fronte.

<< grazie Zeira, mi hai reso il demone più felice dell'inferno>>

Lei sorrise amorevolmente e accarezzò la guancia di nostra figlia.

<< Come la chiamiamo?>>

Chiese continuando ad osservarla.

<< Erin>>

Dissi senza esitare.

<< mi piace, d'ora in poi tu sarai la nostra piccola Erin>>

Disse prima di riprenderla tra le sue braccia.

Un'anno dopo
Zeira pov

Era passato un anno dalla sua nascita e già stavamo per consegnare le sue ceneri alla morte.

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