I can see you dancing on the moon

379 51 7
                                    

Mi dispiace Alex, io ti amo, ma tu non mi hai lasciato altra scelta.
Non dovevi accettare il caso, io te lo avevo detto amore mio.

Gennaro era davanti alla televisione quando Alessio era tornato a casa tutto sorridente e baciandolo gli aveva detto di essere stato promosso al lavoro, e che ora era il caso del serial killer del luogo era suo.
Il biondo era inorridito, ma poi il suo viso si era disteso perchè sapeva l'influenza che aveva sul suo ragazzo.
"Amore, è pericoloso, rifiutalo." aveva detto con tono suadente.
Non era bastato.
Il giorno seguente era tornato con tutti i giornali che avevano parlato dell'assasino.

Io ti amavo così tanto, Alex, come hai potuto non ascoltarmi?
Perchè hai dovuto rovinare tutto quello che avevamo costruito da quel pomeriggio in quel museo?

Era gennaio e nevicava.
Gennaro non sapendo che fare si era rifugiato alla mostra di Monet per l'ennesima volta, amava quel pittore.
Ed era mentre guardava le ninfee che un ragazzo gli si era avvicinato e gli aveva detto:
"Monet resterà sempre il mio autore preferito."
Gennaro si era girato e gli aveva sorriso, concordando su tale scelta.
Poi erano usciti insieme ancora e ancora, e dopo due anni avevano deciso di convivere.
Alessio non chiedeva mai della famiglia del biondo, sapeva fosse morta, ma non voleva far soffrire il suo ragazzo domandando altre informazioni.
Gennaro era rimasto solo per anni, senza genitori, senza le sue sorelle, poi era arrivato Alessio e non si era più sentito perso.

A causa tua ora sono di nuovo solo. Sei stato così egoista a non pensare a me.
Credevo mi amassi.
Io ti amo, per questo sono qui ora, e ti tengo la mano.
Questo caso ti aveva preso così tanto da scordarti di me, non è giusto, amore, non lo è per niente.

Alessio faceva sempre più le ore piccole a causa del suo nuovo impiego.
Gennaro lo aspettava pazientemente la sera, anche fino a mezzanotte, e quando arrivava cenavano insieme e facevano l'amore.
Poi gli avevano affidato il caso e anche le poche ore passate a casa le dedicava a scoprire nuovi dettagli del killer, ignorando il suo ragazzo.
"Non mi consideri più, sei tutto preso dal lavoro." aveva detto il biondo una sera.
"Risolvo il caso e poi ti sposo, lo giuro amore." il detective aveva sorriso stampandogli un bacio sulle labbra.
Anche Gennaro aveva sorriso, ma poi una smorfia di disgusto si era dipinta sul suo viso.
Alessio non la aveva notata ed era tornato sui suoi appunti.

Mi dovevi sposare, Alex. E invece guardati, non accadrà mai.
Non sentirò più il tuo sapore sulla mia bocca, ed è tutta colpa tua.

Il loro primo bacio era stato dopo due settimane dall'incontro al museo.
Erano seduti su una panchina e Gennaro moriva di freddo, così per scaldarlo Alessio lo aveva stretto a sè, poi si erano trovati faccia a faccia,col respiro che s'infrangeva l'uno sulle labbra dell'altro, e si erano baciati.
Gennaro non aveva più freddo.

Eri la mia casa, Alex. Il mio rifugio caldo con la tempesta fuori.
Non hai mai pensato a me quando hai preso la tua decisione.
Non hai davvero lasciato altra opzione a me, al tuo povero ed indifeso ragazzo.
Ogni sera ti ho detto di smetterla, ma tu eri così determinato. Cos'altro avrei dovuto fare?

"La cena è pronta." e dicendo questo gli aveva messo il piatto davanti.
"Genn, non rovinarmi la mappa." aveva risposto Alessio, spostando la pietanza.
"Dovresti lasciare questo caso, ti sta facendo del male."
"Me lo dici ogni sera, e ti dico sempre che non lo abbandonerò. Insisti tanto che inizio a pensare tu sia coinvolto." aveva scherzato.
Gennaro aveva alzato lo sguardo dal piatto, gli occhi stretti e bui, e poi aveva riso.
Anche questo era passato inosservato ad Alessio.

Ti ho lanciato così tanti segnali, mio amore,ma non ne hai colto neanche uno.
Ho tentato in ogni modo di avvertirti, volevo così tanto tenerti al sicuro.
Volevo così tanto proteggerti, ma non hai prestato attenzione ed ora guardati.
Guardaci.
Ci hai distrutto.

White Wood ※ GennexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora