Ricordo quando mi misi in viaggio per la prima volta, e ricordo anche le ragioni che mi avevano portata a questa scelta.
Principalmente si trattava della mia voglia di apprendere e del mio mondo in cui rimanevo rapita dalle diverse usanze e i diversi stili di vita.
Ero talmente attratta dalla voglia di visitare nuovi posti, che ero disposta ad andare ovunque e con chiunque fosse disposto ad accompagnarmi.Amavo apprendere le diverse lingue, mi affascinava poter parlare diverse lingue, tanto che ero portata a trasformare questa mia conoscenza in un vanto.
IL mio unico scopo, era ed è girare il mondo, visitare qualsiasi posto, venire a contatto con le diverse culture e nutrirmi di conoscenza.
Ho iniziato ad appassionarmi al mondo ed ai suoi abitanti, quando ero più piccola, e in classe era arrivata una maestra che aveva viaggiato molto, e raccontava di ogni posto in cui era stata con panegirico, ed io la ascoltavo affascinata da tutto ciò che mi diceva, e mi imposi che anche io avrei visitato i luoghi che allora mi erano ignoti.
I miei genitori pensavano fosse una curiosità normale e che sarebbe poi sparita col tempo,.invece crescendo,insieme a me, è cresciuta anche la voglia di conoscere qualcosa che andasse oltre alla quotidianetà, così iniziai a partecipare agli scambi colturali, alle gite ed ogni anno mettevo da parte i soldi che racimolavo con qualche lavoretto estivo e con la paghetta data dai miei genitori,per fare un viaggio.
Non amavo però andare in posti come le Hawaii e vedere solo ciò che viene mostrato hai turisti, volevo andare in un posto ed essere trattata come una persona del luogo, in modo da apprendere al meglio gli usi, tutto ciò però non poteva accadere con le brevi vacanze che facevo con i miei, ma mi accontentavo ugualmente.Oggi però che ho raggiunto la maggiore età, ed ho abbastanza denaro, posso permettermi di fare un viaggio di quelli a cui ambisco da quando ho questo desiderio di conoscenza.
Preparo la valigia e ci metto dentro il necessario, voglio passare molto tempo in Congo.
Ho scelto questo luogo senza alcun criterio, alla cieca, ho preso il mappamondo
e l' fatto girare, poi l' ho fermato e ho chiuso gli occhi per poi indicare un posto, e alla fine è capitato il Congo.
Non mi dispiace andare in Africa, dicono che la gente lì sia molto espansiva e allegra, amano ballare e cantare, ed io non vedo l'ora di verificarlo con i miei occhi.
Dopo aver sistemato la valigia, scendo la rampa di scale ed arrivo in cucina, dove ci sono i miei che fanno colazione.
"Buongiorno tesoro" mi saluta mia madre mentre beve la sua solita tazzina di caffè. Mio padre si limita ad un bacio sulla fronte e ad uno sbadiglio.
"Perché hai già sceso la valigia? Non parti domani? "Chiede mia madre con un cipiglio in viso.
"Si, ma sono così eccitata all'idea di partire che ho già preparato tutto" rispondo con evidente giubilo nella voce.
Mia madre mi sorride e quarda mio padre, con quello squardo orgoglioso che ho visto nei loro occhi più volte e che sa rendermi fiera di me stessa e delle mie scelte.
"Sono cosi felice che tu stia per realizzare il tuo sogno...."Dice mia madre con voce incrinata ed orgogliosa, mentre mio padre alza gli occhi al celo divertito alla vista della sua emotività."Peccato tu non abbia voluto una festa
d'addio"."Sono solo tre mesi mamma."
"Sta attenta lì, non vorrei che ti capitasse qualcosa e chiama sempre" .
"Mi fai queste raccomandazioni da mesi ormai, ti ricordo che parto domani, non oggi e che non sarò da sola, ma con Lily e Katrine".
"Buongiorno, Buongiorno" dicono le dolci voci delle mie sorelline che si sono appena svegliate.
"Buongiorno Michelle, Buongiorno Riley" rispondo radiosa seguita poi dai miei genitori mentre loro si siedono per fare colazione.Quando Emily se ne andrà useremmo la sua stanza come caverna."
"Starò via solo per tre mesi" ribadisco ridendo a crepapelle.
"Solo? Non ti puoi trasferire lì?"
"Lo so che vi manchero mosticiattoli" rido e do un bacio a Michelle e a Riley.
"Ci accompagni in piscina?"
"Solo ad una condizione mi pronettete di non fare niente alla mia camera in questi tre mesi?"
"Promettiamo....."
"No toglietevi quelle mani di dietro la schiena se no vi faccio il solletico."
"Allora promettete??"
"Si promettiamo."
"A un certo punto Michelle e Riley corrono tralle mie braccia e mi dicono sotto voce che gli manchero."
"Sono solo tre mesi ma anche voi mi mancherete.. " Sussurrai stringendole tra le mie braccia.
È ormai pomeriggio, e sono in camera a ripassare il mio programma per quest' avventura in Congo, nell'ex Zaire,aspetto questo viaggio da anni e ora che sto per farlo non me ne capacito, sono troppo elettrizzata.
"Andiamo in piscina,andiamo in piscina,andiamo in piscina...."Cantilenano le mie sorelle, interrompendo la mia immaginazione sul viaggio.
"Aspettate, tra cinque minuti..." Dico riprendendo a scrivere sul mio diario.
"C' è lo hai già detto mezz' ora fa, dai andiamo.
Arriviamo alla porta e io ho solo il tempo di prendere la giacca e avvisare i miei genitori che sto uscendo.
Camminiamo fino al parco e arrivate a destinazione Michelle e Riley si siedono su due altalene.
"Ci spingi?"chiedono allegre mentre io prendo posizione dietro le loro spalle.
Dopo un po' di tempo di gioco, ritorniamo a casa, mentre Michelle e Riley mangiano il loro gelato comprato al carretto nel parco.
"Vuoi?" Chiedono porgendomi i gelati.
"N-"
"Non te lo diamo "mi interrompono loro dispettose,mentre mangiamo fiere.
"Perché le luci sono spente?" Chiedo arrivate a casa.
"Cosa ne sappiamo eravamo con te....."
Strano che le luci sono spente ,ci drovrebbero stare i nostri genitori casa. Dubbiosa mi avvicino alla porta di casa ed apro, quando vedo che non e chiusa a chiave,inizio a preoccuparmi ancora di più.
"Michelle,Riley aspettate lì " le sussurro e poi entro in casa. "Mamma?Papà?"
Niente, allora decido di accendere le luci,appena la accendo vedo la stanza vuota e appena mi giro verso le mie sorelline per farle entrare e appena mi sono a fianco vedo i miei amici,parenti e genitori che urlano "SORPRESA".
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I love Africa
RomancePartire,viaggiare,non avere confini,e sempre stato questo il mio sogno,non avrei mai pensato però che a soli diciassette anni e durante il primo viaggio all' altro capo del mondo avrei incontrato la persona che avrei amato per tutta la vita, oltre i...