Capitolo 32- Ali di drago.

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Ho telefonato a mamma e papà, rassicurandoli sulla mia salute, e li ho convinti a finire la vacanza.
Ho scritto a mio fratello Zuri  -che sospetto fosse troppo sbronzo ieri sera-  che restavo da Alis per un po'. Ha accettato subito dopo aver compreso che avrebbe avuto casa tutta per sé.

Mi dondolo sulle gambe mentre Alis si cambia. Cerco di distrarmi il più possibile guardando la libreria, ma non appena si volta di spalle i miei occhi la cercano. Ha diverse cicatrici bianche sulla schiena, che si fanno largo tra i muscoli e si intravede il tatuaggio finire sulla spalla destra. Si infila una maglia blu elettrico, e riesco a distogliere in tempo lo sguardo, prima che si accorga del mio interesse.
-La mia felpa...
Mi indica con la mano aperta, aspettando che gliela porga.
Inizio a sfilarmela, quando sento l'aria fresca farsi spazio lungo le cosce. Avvampo alla sua risata, ricordandomi che non ho più nulla per coprirmi. Sorride compiaciuta, e mi raggiunge sdraiandosi sul letto. Avvicina il volto  -con un sorriso seducente-  al mio  -ormai rosso e caldo per 'imbarazzo-. Sento la sua mano premermi sulle costole, spingendomi delicatamente verso il letto. Faccio quello che i suoi occhi comandano ormai persa tra i colori del cielo. Sento il cuscino morbido sotto la testa, e la sua tuta sull'esterno delle mie gambe nude, quando allarga le ginocchia per sovrastarmi, le mani aperte sul materasso vicino alle mie spalle.

-Cosa c'è?
Mi sussurra all'orecchio, vedendo la mia reazione. Mi guarda negli occhi, più con curiosità che con vero interesse, come se mi stesse studiando. Ho un brivido quando inizia ad alzare la felpa, accarezzandomi delicatamente la coscia destra con due dita. Serro le gambe, ormai nude, senza riuscire a schiodare gli occhi dai suoi. Ho il cuore a mille quando appoggia interamente la mano calda sul mio fianco, muovendo il pollice per disegnare dei leggeri cerchiolini vicino all'inguine.

D'improvviso vedo un lampo di disorientamento attraversarle gli occhi, che si spostano rapidamente dai miei alla sua mano. O meglio, da ciò che c'è sotto. 
Su un lembo di pelle scoperta vicino al mio inguine,  sulla parte destra del bacino, vi sono due piccoli segni neri. Mi sollevo sui gomiti, incuriosita quanto Alis da quella scoperta. 
-Non avevo mai visto questo tatuaggio...
-Non ho mai fatto nessun tatuaggio infatti...!
Ribatto, quasi nel panico, senza pensare a quante volte potrebbe avermi vista in quel punto da affermare con certezza che non c'era nulla.
Passa di nuovo il pollice sul tatuaggio, facendomi provare un altro brivido.
-E' strano.
Conclude, continuando a studiare quel segno.
-Certo che lo è! Non c'era! Non ho mai fatto un tatuaggio in vita mia!
Alzo la voce, terrorizzata all'idea che qualcuno possa avermi convinta a farlo mentre non ero in me e, soprattutto, che possa avermi convinta a fare altro.
-Ehi, tranquilla...
Mi accarezza una guancia, avvicinando il viso al mio.
-Non è successo nulla, ok? Stenditi due minuti, rilassati, e poi facciamo il punto della situazione, va bene piccola?
Annuisco, con gli occhi lucidi, incagliata di nuovo in quello sguardo premuroso. Mi asciuga il viso e si sdraia accanto a me, abbassandomi di nuovo la felpa.

-E' strano perchè ne ho uno identico.
Borbotta dopo pochi minuti, continuando ad accarezzarmi la schiena per calmarmi.
-Sono due piccole ali di drago chiuse, che non mai avuto intenzione di fare.

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