I. Premessa

302 65 9
                                    

Sono Hugo Pavlovic, e questa è la fine di un percorso.
Per cominciare a raccontare tutto, mi sembra opportuno partire dalla conclusione. Ebbene, sono un musicista.
Agli inizi della mia carriera facevo parte della FOK, l'orchestra sinfonica di Praga, la mia città. Sono un pianista e a quei tempi quasi mai ottenevo ruoli importanti - generalmente si viene sovrastati dagli strumenti a corde quando si suona in sottofondo. Nonostante la mia impeccabile audizione all'età di diciotto anni, il maestro d'orchestra non ha mai creduto in me e non mi ha mai concesso un'opportunità per esprimere il mio reale talento, ma forse è proprio grazie a lui se oggi sono un vero musicista, poiché se da subito mi fossi sentito appagato dal mio ruolo, non avrei mai avuto la necessità di dimostrare nulla e le mie reali potenzialità non sarebbero mai sbocciate così pienamente come in questo periodo della mia vita.
In questo racconto autobiografico voglio raccontarvi come sono arrivato a questo punto, e soprattutto chi ha contribuito a rendermi la persona che sono oggi.
Non consideratemi uno scrittore, le uniche scritture che sono in grado di comporre sono musicali, e le uniche parole che conosco sono le note; dispongo semplicemente di un'ottima memoria e pretendo che la storia della mia vita, almeno fino a questo momento, venga narrata fedelmente ai fatti, senza supposizioni o incertezze.
Mi chiamo Hugo Pavlovic, ho 23 anni e sono nato a Praga. Sono un pianista.

Tonalità minoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora