La sveglia suonò puntuale e fastidiosa come sempre, quando le lancette segnarono le 6:30.
Aprì gli occhi molto lentamente, presi il cuscino e me lo misi in testa sperando che sarei riuscita a dormire nonostante quel rumore.
Decisi che era meglio alzarsi, altrimenti avrei fatto tardi a scuola, (come sempre) e mia mamma mi avrebbe sgridata, (come sempre) dicendomi che non ero ancora diventata abbastanza matura per vivere da sola. Ormai le avevo imparate a memoria le sue prediche, sembravano scritte su un copione: sempre dannatamente uguali.Allungai un braccio e a tastoni cercai il mio cellulare, la luce del display mi dava noia ma cercai di resistere. Ed ecco che vidi un messaggio da parte di Caterina la mia migliore amica:
-buongiorno dormigliona, cerca di arrivare in tempo almeno oggi XD..Uscite da scuola dritte in piscina, non dimenticarti il borsone con il costume. XOX
Lessi il messaggio ridendo per il fatto che, in poche parole, mi aveva dato della dormigliona, ritardataria e dimentichina.
Le risposi con un semplice:-okay cat♡
anche perchè era tardissimo e io dovevo ancora: fare colazione, truccarmi, fare lo zaino e vestirmi, tutto molto normale direi.
Arrivai a scuola dopo aver fatto una corsa che mi era sembrata infinta, e non era servita a niente perchè, puntualmente, avevo fatto tardi.
Quando entrai in classe il prof di lettere mi lanciò un'occhiata fulminea. Il messaggio era chiaro: vatti a sedere prima che ti porti dal preside per l'ennesimo ritardo.
Mi sedetti al mio banco, accanto a Caterina, che per me era Cat e le dissi -Ho ancora il fiatone per quanto ho corso- Lei mi rispose con una risatina insensata e io ebbi paura di un attacco di ridarella improvvisa.Le ore passavano e il prof parlava di non so che, le uniche cose che capivo erano bla, bla, la politica, bla bla, vivere insieme, bla bla bla
In fondo parliamoci chiaro, chi è che segue a scuola?Ah beh di certo non io, tra film mentali e pensieri di tutt'altro tipo, arrivava l'ora di andare a casa e io nemmeno me ne accorgevo, poi però si vedevano le conseguenze. Diciamo che non avevo più voglia di studiare, eravamo in quarta superiore, non potevo sprecare la vita dietro un libro inutile..E non ero solo io a pensarla così.Uscite da scuola io e Cat andammo in Piscina e dopo qualche ora di lezione finalmente potevamo tornare a casa.
-Mi sono fidanzata con uno- mi disse all'improvviso Cat nello spogliatoio.
-è fuori che mi sta aspettando,magari te lo faccio conoscere-
Annuì senza rispondere, ero troppo impegnata a ripassare le poche tracce di trucco rimaste.
Fuori dalla piscina Cat saltò addoso al suo nuovo fidanzatino e iniziò a ripeterli frasi sdolcinate del tipo -tigrottino mio, mi sei mancato tanto!!-
E io, leggermente imbarazzata, li guardavo baciarsi come un ebete.
Quando ebbero finito Cat lo prese per mano e si rivolse a me dicendo -Lui è Gianluca-
-Piacere Sara- Dissi.
Lui si accontentò di farmi un cenno con la mano, molto scortese per i miei gusti ma vabbè.
Per tutto il tragitto "Gianlu" (come veninva chiamato) e Cat rimasero avvinghiati e ogni tanto si davano qualche bacio passionale,come se non ci fosse stato un domani.Aspettamo alla fermata dell'autobus circa mezz'ora; quando arrivò Gianluca ci salutò e se ne andò. Una volta salite sul pullman Caterina mi chiese
-Allora..Come ti sembra?-
-Simpatico-
-Simpatico?Ma lui è molto più che simpatico..-
e mi elencò tutti gli aggettivi che si potevano attribuire a Gianluca.
Lei parlava ma io gia non l'ascoltavo più.
Chissá in quale altro mondo ero capitata..
********
Spazio Autrice
Ciao a tutti io sono Sara e questo è il primo capitolo della mia storia.Scusate se è molto breve, farò meglio nei prossimi capitoli =)
Voi lasciate tante ☆☆☆
By by
STAI LEGGENDO
un'amore impossibile
Random"Era quello l'amore? Non lo sapevo non avevo mai provato tanta eccitazione, terrore, felicità, sgomento e paura tutte insieme. Orami non riuscivo a controllare nessuna parte di me stessa era come se la mia mente e il mio corpo si fossero bruscamen...