Draco's Pov
Potter mi ha stupito per l'ennesima volta. Dopo aver combinato il solito disastro durante l'ora di Pozioni, per farsi perdonare mi ha invitato a bere qualcosa ai Tre Manici di Scopa. Tra venti minuti dovremmo vederci nella Sala Grande e io ancora sto decidendo cosa mettere, vorrei riuscire a stupirlo. Lui non ne ha bisogno, bastano quegli occhi verdi come smeraldi a mandarmi fuori di testa. Ma che diamine, devo concentrarmi. Dopo altri cinque minuti a fissare il mio armadio, decisi di mettermi un paio di jeans strappati e un maglioncino nero, leggero. Mi diedi un'ultima occhiata ai capelli e decisi per lasciarli così, naturali, un po' spettinati. Salendo verso la Sala Grande, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata e non appena lo vidi persi un battito. Indossava un paio di jeans neri, abbastanza attillati e un maglioncino grigio. I suoi capelli neri, spettinati come sempre, le ciocche ribelli. Pensai subito che non doveva avermi notato poiché continuava a sistemarsi nervosamente la chioma, che non riusciva a domare al suo tocco. Non appena mi vide, arrossì leggermente e mi salutò imbarazzato. Era così bello. "Ehy Draco! Ti stavo aspettando!" mi disse avvicinandosi. "Harry, scusa, ho avuto un piccolo contrattempo!" e sorrisi imbarazzato al pensiero di ciò che mi aveva fatto perdere tempo. "Nessun problema, ero qui solo da qualche secondo! Che ne dici di avviarci? Ho una voglia matta di una Burrobirra." mi sorrise. Si e io ho una voglia matta di baciarti. Mi dovetti ripetere di tenere a freno gli ormoni per tutto il tragitto fino al locale. Mentre camminavano il sole di aprile baciava dolcemente il suo viso e i suoi occhi verdi brillavano più del solito. Dovetti sforzarmi di trovare le parole per rispondere alle sue domande, invece di fissarlo come un ebete. Parlammo del più e del meno, delle lezioni noiose e del Quidditch. Quando arrivammo, ci sedemmo in un tavolo un po' isolato dal resto dei clienti e del bancone e ordinammo due Burrobirre. "Lo sai Malfoy, è quasi surreale essere qui con te." mi disse dopo aver sorseggiato dal suo boccale. "In effetti lo è. Quando me lo hai chiesto, pensavo scherzassi." risposi prima di bere un lungo sorso per rilassarmi un po'. "In effetti non saprei nemmeno io come mi sia venuto in mente. Eravamo lì, da soli.." e subito notai una scintilla attraversargli gli occhi. "E niente, te l'ho chiesto.". Sorrisi al pensiero che probabilmente anche lui era imbarazzato tanto quanto me dalla situazione. Cercai di tranquillizzarlo, lo guardai negli occhi e gli dissi: "Hai fatto benissimo!" e lo vidi alzare il viso dal boccale sorridendo, con un po' di schiuma sul labbro superiore. Mi girai velocemente a controllare se qualcuno ci stava guardando e istintivamente scattai in avanti appoggiando le mie labbra sulla sua bocca, togliendogli le bollicine che la Burrobirra aveva lasciato su di lui. Mi allontanai lentamente dal suo viso e vidi i suoi occhi fissarmi meravigliati. Non erano schifati, inorriditi. Arrossii violentemente al pensiero che probabilmente era piaciuto anche a lui. Mi guardò per quella che mi parve un'eternità, poi si alzò e andò a pagare, lasciandomi lì a fissarlo come un coglione. Non appena tornò al nostro tavolo, mi sussurrò: "Andiamo Draco." e senza aggiungere altro, mi prese per mano e mi portò fuori, sotto lo sguardo sconcertato di tutti. Non potevo biasimarli. Il Serpeverde e il Grifondoro per eccellenza se ne andavano mano nella mano. Il ghiaccio e il fuoco uniti, le dita intrecciate. Camminammo in silenzio, senza dire una parola e io mi lasciai guidare docilmente. Mi stava portando alla Stamberga Strillante. Ora la potevo vedere chiaramente davanti a me, al di là del paesaggio primaverile. Harry si sedette sull'erba e mi fece cenno di raggiungerlo.
Harry's Pov
Si avvicinò lentamente a me e si sedette a gambe incrociate al mio fianco. Avrei voluto dirgli così tante cose, saremmo potuti stare qui seduti per ore, tante erano le cose che avrei voluto confessargli ma le parole rimanevano incastrate nella mia mente, senza avere la minima intenzione di uscire da lì. Dove era il mio coraggio da Grifondoro? "Ricordi quella volta, durante il terzo anno che eri venuto qui con i tuoi scagnozzi a infastidire Hermione e Ron e quella che sembrava una presenza iniziò a infastidire te e i tuoi amichetti? Beh ero io.". Non appena ebbi finito la frase mi sentii terribilmente stupido. Come mi era venuto in mente di dirlo? C'erano centinaia di argomenti che avrei potuto utilizzare per spezzare quel silenzio carico di imbarazzo. Fortunatamente quando lo vidi scoppiare a ridere il mio cuore si alleggerì. "Sei incredibile Potter!". A quelle parole lo guardai divertito, era così bello quando rideva. Fu in quel momento che i nostri occhi si incontrarono, rapiti dallo sguardo dell'altro. Rimasi completamente incantato, era come guardare il mare in tempesta. Quegli occhi mi stavano trafiggendo l'anima, così come lo fecero la prima volta che li incrociai. Non potei farne a meno; lo spinsi dolcemente poggiando una mano sul suo petto e lo feci sdraiare sull'erba fresca, lui seguiva i miei movimenti e mi obbediva in silenzio. Quando fui sopra di lui, assaporai ancora per un po' quegli occhi, lo lasciai entrare nella mia anima e lui mi lasciò scrutare la sua. Il ghiaccio del suo cuore e il fuoco caldo del mio si unirono, non appena appoggiai le mie labbra sulle sue. Il leone e il serpente erano aggrovigliati l'uno all'altro e avevano smesso di farsi la guerra. Il bacio diventò sempre più spinto. Istintivamente presi il suo viso tra le mani e chiesi il suo permesso per poter esplorare la sua bocca con la lingua, iniziando a leccare maliziosamente le sue labbra. Quando schiuse la bocca, le nostre lingue si incontrarono e un sapore di menta mi pervase i sensi. Nel frattempo le sua mani si stavano avventurando nel mio corpo, sentivo che non voleva lasciare nemmeno un lembo della mia pelle senza una sua carezza. Mi toccò ovunque con foga come se aspettasse questo momento da una vita e io facevo lo stesso con lui. Non volevo perdermi nemmeno un attimo di quel momento.
Draco's Pov
Non appena le nostre labbra si staccarono, ci sdraiammo uno di fianco all'altro esausti. Il nostro petto si alzava e abbassava velocemente. Era stato così intenso. Sei anni di attesa erano esplosi in un attimo durato qualche minuto. Avrei voluto dire migliaia di cose, saremmo potuti stare qui sdraiati per ore. Ma le parole rimaneva incastrate nella mia mente, a vorticare pericolosamente. "Harry.." sussurrai flebilmente. All'udire il suo nome, si girò verso di me e semplicemente mi strinse a sé, togliendomi il fiato. Finalmente ero a casa.
"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior."
"Ti odio e ti amo. Ti chiederai come faccia! Non so, ma avviene ed è la mia tortura."
Questa è la mia storia (continuo della oneshot "Detention") per il concorso di queenkunieda!