Incontro con Calenia

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"Scusa, se non ne vuoi parlare non importa."

Si affretta a dire.

"No, voglio che tu lo sappia. Ti ho promesso che ti porterò a Calenia, ma sarà difficile per noi entrare per due motivi. Primo: tu sei un umano e a Calenia abitano solo le ninfe. Secondo: io sono stata esiliata da Calenia."

Gli rispondo tristemente.

"Come esiliata?"

"I miei genitori mi hanno abbandonato e, siccome sono molto potenti, sono riusciti a farmi esiliare."

"Perché farebbero una cosa del genere alla propria figlia?"

Chiede stupito alzando leggermente il tono di voce. Rimaniamo in silenzio. Lui aspetta una risposta, io cerco il coraggio per dargliela.

"Perché ho i poteri della luce."

Mi guarda per un po', poi dice:

"Non capisco."

"Tutta la mia famiglia ha i poteri del buio. Non nasceva una ninfa della luce da generazioni e si sono trasferiti in un quartiere del buio. In questi quartieri le persone con poteri della luce sono discriminate. Esistono anche quartieri analoghi per le ninfe della luce."

"In pratica è una sorta di razzismo."

"Sì..."

"Non è giusto."

"Queste cose succedono tutti i giorni. Ero anche d'accordo con questa politica prima di ricevere il mio potere."

"Come prima di ricevere il tuo potere?"

"Ogni ninfa riceve il proprio potere all'età di dieci anni con una cerimonia."

"Ma avrebbero dovuto sapere che avresti avuto un potere della luce, sei nata di giorno."

"Noi nasciamo dai fiori, non abbiamo bisogno di qualcuno, nasciamo da sole e poi, come i bambini umani, ci dimentichiamo di ciò che abbiamo fatto da piccoli, quindi non sappiamo neanche a che ora siamo nati finché non riceviamo i poteri."

"Ah, adesso si spiega tutto."

Conclude.

"Jack."

Chiama qualcuno dal piano di sotto.

"Credo che sia James. Vado a vedere."

Mi dice.

"Ehm... okay."

Annuisce e mi guarda a lungo prima di alzarsi dal letto e scendere. Mi lascio cadere sul letto. Odio questa situazione. Sono segregata in casa per altri due giorni, ma almeno posso uscire dalla stanza. Nonostante tutto mi ha fatto bene parlare con qualcuno. La Luminescenza è il periodo peggiore dell'anno per me ed il migliore per tutte le altre ninfe d'estate. Mi riguardo allo specchio del bagno. E' incredibile quanto brillo. E' fastidioso. In quel momento sento un ticchettio alla finestra. Esco dal bagno cautamente e vado a vedere. Non c'è nulla. Mi avvicino alla finestra, la apro e mi sporgo. Vedo un viso familiare che mi fissa.

"Ciao."

Mi dice la ninfa appesa al cornicione. E' una ninfa d'inverno. Ha i capelli biancastri e ricci, gli occhi grigi e particolari. Le labbra rosa candido che si tramutano in un sorriso ogni volta che mi vede. E' alto più di me di una spanna ed io adoro alzarmi in punta di piedi per avvicinarmi a lui.

"Mike, cosa stai facendo?"

"Ti vengo a trovare. Uh...Luminescenza?"

Annuisco sconsolata.

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