Capitolo 3

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Mi sveglio per colpa di quella stupida sveglia,mi alzo e mi vesto con la divisa della scuola (camicia e gonna a quadri) scendo e trovo un post-it attaccato al frigo e lo leggo

Ciao amore della mamma quando starai leggendo io sarò a lavoro,ti ho lasciato dei biscotti e del succo di frutta spero che ti farai dei nuovi amici a scuola.
Ps:non ritorno per cena mi dispiace puoi invitare chi vuoi.
Un bacio la tua mamma

Faccio colazione e vado alla fermata del autobus con le mie solite cuffie e la mia canzone preferita Work.
Sono arrivata nel autobus e trovo un posto vicino ad un ragazzo con una maglietta bianca e dei pantaloni a cavallo basso di colore nero,gli occhi castani come i capelli.
Mi avvicino e gli dico «e libero questo posto?» lui mi guarda dalla testa ai piedi e mi dice con voce roca «certo piccola»mi siedo e penso
Piccola? Piccola? Ma chi si crede di essere per chiamarmi così?
Mi giro e gli dico «non chiamarmi mai più piccola, ai capito?» lui mi guarda e ghigna, non mi ero neanche resa conto che ero arrivata, scendo e mi ritrovo davanti a un edificio enorme (foto media)

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