Parte 1

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Han scese lentamente dal Falcon, era la prima volta che andava su D'Qar, non sapeva come sarebbe stato accolto quindi teneva la mano sul calcio della sua fidata arma, il DL-44.
Mentre camminava verso l'edificio si ricordò del sorriso di Leia, Dio se la amava, e dopo tutti questi anni non riusciva a dimenticarla. Pensò a quel giorno su Bespin, i lunghi capelli castani le incorniciavano il viso, sembrava un angelo.
Han tornò alla realtà quando si accorse di essere davanti al portone.
Un soldato della resistenza lo esaminò attentamente. Non si fidano di me pensò la canaglia.
L'uomo lo fissò e subito disse
"-Mi scuso davvero, generale Solo. Ma ho il dovere di esaminare chiunque provi ad entrare."
"-Si rilassi, lo capisco. Potrei vedere il generale Organa?"
"-Vado subito a chiedere al generale di riceverla."
Han rimase ad aspettare per più di 20 minuti, ma rimase tranquillo, non vedeva l'ora di stringerla a sé.
L'agente arrivò dopo una mezz'ora.
"-Mi scusi generale Solo. Il generale Organa si rifiuta di vederla."
Han perse la calma. Era difficile che ciò accadesse, i piloti devono restare sempre rilassati.
Han imprecò.
"-PER TUTTI I SEGUACI DI XENDOR MI FACCIA ENTRARE!"
"-Non posso generale mi perdoni."
Han lo spinse via dalla porta, non troppo forte ovviamente, ma con la forza che bastava per toglierlo dall'ingresso. Corse verso il corridoio, cercò in lungo e in largo Leia, ma invano.
Proprio quando stava per rinunciare e andare a chiedere scusa a quel soldato, sentì una voce familiare dietro di sé...

Tell me you'll never leave meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora