"Mi racconti la tua storia?
Mi chiede Jack il giorno successivo.
"Va bene, se ci tieni. Sappi però che non sarà una storia felice."
"Pronto a qualunque cosa."
Dice serissimo. E' vero, devo spiegargli chi sono.
"Bene...come ti ho già spiegato, nella mia famiglia tutti hanno i poteri del buio tranne me. Io, infatti, ho il potere di far sperare le persone. Ma, in certe zone della mia terra, Calenia, ci sono alcuni posti dove le persone con i poteri della luce, o analogamente del buio, sono discriminate. La mia famiglia viveva lì perché da generazioni non nasceva un figlio di giorno. Ma ci fu un imprevisto: io. Nessuno voleva più parlare con noi perché ci consideravano impuri. Ovviamente quest'avversione era frutto di antiche credenze sono ancora vivissime in questi quartieri. L'unico che mi è rimasto accanto è un ragazzo di nome Mike di cui... bè...è il mio migliore amico."
Ho tralasciato il fatto che Mike è il mio ragazzo, ma non mi sembra corretto parlarne con Jack.
"Da quando mi hanno cacciata dalla città viene spesso a trovarmi, ma adesso non so quando tornerà..."
Riprendo. Faccio un lungo respiro per calmarmi, ma non riesco ad evitare che una lacrima mi scenda lungo la guancia. Mi tremano le mani. Incrocio lo sguardo di Jack. Ci leggo pietà. Mi fa male parlare di Mike, ora che non è con me, mi fa un male tremendo. Prima che riesca a rincominciare a parlare mi chiede:
"E' il tuo ragazzo?"
"Come?"
"Mike è il tuo ragazzo?"
"No, come ti viene in mente?"
"Ti brillano gli occhi quando parli di lui."
Non rispondo, probabilmente è vero.
"Di che razza è?"
Mi chiede.
"Del ghiaccio."
"Se dovessi essere una ninfa, mi piacerebbe essere una ninfa del ghiaccio."
Mi immagino Jack come ninfa del ghiaccio. Mi si apre uno scorcio nel cuore. Quando Jack mi vede così mi sprona ad andare avanti. Così riprendo.
"Quindi ho cominciato a girare di città in città facendo il mio nuovo lavoro...bè, io facevo la ladra fino a quando non ho incontrato James. Ed il resto della storia lo sai. Ma c'è un'altra cosa che ti devo dir..."
"Facevi la ladra? Perché non me lo hai detto?
M'interrompe. E' stupito. Mi ero dimenticata che non lo sapeva. Devo giocare d'attacco. Domanda contro domanda. Mi viene un'idea.
"Sinceramente, avresti mai accettato una ladra in casa tua?"
"Bè, no però..."
Stavolta lo interrompo io.
"Preferiresti che non averlo fatto?"
Domando maliziosa, ma anche preoccupata per la risposta che potrebbe darmi. Cerco di immergermi nei suoi occhi e non preoccuparmi.
"Non potrei mai non volere che fossi arrivata qua, mai!"
Risponde con un tono così intenso che quasi mi gira la testa. Imbarazzata continuo.
"Ehm...andiamo avanti...ecco devo anche dirti che ormai il popolo è diviso ed è in guerra. Ho veramente paura di non poter rivedere più quei posti dove da piccola giocavo, libera da ogni impegno..."
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Ninfea
Teen FictionMarysol arrivò nel mondo degli umani dove incontrò lui. Lui che l'avrebbe fatta sognare, lottare ed innamorare. "promettimi che tornerai" "Non c'è bisogno di prometterlo. Sai che sarà così" "Lo so, ma ogni volta ho paura c...