È passata un'altra settimana. Una lunghissima settimana difficile, piena di maledette verifiche e interrogazioni, spesso anche di tre o più materie diverse nello stesso giorno. Va bene che è metà maggio e tra non molto finisce la scuola ma non è assolutamente possibile che ogni anno i professori si riducono all'ultimo per avere i voti finali. Entro in classe e mi siedo nel banco con il mio sempre simpatico vicino. Per modo di dire: è talmente silenzioso che è come se fosse un fantasma. Un gruppo di oche deficenti capitanate da Noemi si mette a ridere sguaiatamente quando apro l'astuccio per prendere la penna, al posto della quale trovo un oggetto metallico. Le oche ridono ancora di più e Noemi soavemente dice "Non trovi che sia l'oggetto più adatto da tenere in mano per te?"
Gli rispondo con un sorriso falso sentendo Asia e Rebecca dietro di me che fremono dalla voglia di metterle le mani addosso.
"Sai tesoro bello, penso che questo sia un tuo attrezzo per il lavoro: te lo rendo volentieri!"
E senza esitare glielo restituisco. Uno a zero per Serena.
Lei fa finta di niente e si avvicina a Nico sorridendogli e andandogli vicino, mettendo in mostra la sua "merce". Poi lo abbraccia e con fare seducente gli sussurra
"Mio angelo se vuoi stasera sono tutta per te... ci troviamo in un posticino intimo?"
Nico le lancia uno sguardo disgustato, poi le torce il braccio dietro la schiena in una mossa fulminea con lei che starnazza in sottofondo. Il ragazzo le tappa la bocca con una mano e gli sibila "Feccia spregevole, la devi smettere! Quante volte te l'ho detto di lasciarmi in pace e non toccarmi! Vai a farti fottere da qualcun'altro puttana!"
Poi si alza e esce come una furia. Nessun professore entra per la successiva mezz'ora, e sto parlando con le mie amiche quando sento un
"Lurida zoccola! Me l'hai portato via! È colpa tua corvo del malaugurio!"
Poi sento uno schiaffo arrivarmi in faccia e mentre mi sto alzando vedo Nico spuntare dall'entrata con un sorriso in volto e si appoggia al muro, come se stesse assistendo a un bel film da non perdere. Noemi continua a urlarmi in faccia insulti su insulti. Poi mi urla un "Codarda! Non rispondi perchè hai paura?"
"No, semplicemente non combatto guerre di intelligenza con chi è disarmato!"
La classe urla in coro un
"rissa, rissa" e la situazione degenera: la finta bionda prende una sedia e si slancia contro di me mancando la mia testa di pochi centimentri. Il povero oggetto innocente si rovina e sparge schegge di legno per il pavimento.
"Se vuoi proprio menarmi ti aspetto in giardino dopo le lezioni."
Giuro di solito sono contro la violenza, ma Miss Simpatia Dell'Anno mi ha sempre fatto salire l'istinto omicida e cerca di mettermi in cattiva luce, facendo aumentare la mia fama fasulla di pazza omicida. Alla fine dell'ora entra la prof di scienze: Rebecca gioisce e io mi rassegno al fatto di dover fare tre ore consecutive della stessa materia. La prof si scusa del fatto di averci lasciato senza un docente e poi inizia a spiegare, con Noemi che appena può mi lancia sguardi di fuoco. Nico se n'è andato dalla classe finito il litigio, evidentemente era stufo della aria pesante che si respira in classe. Dopo un'eternità la campanella suona e la prof ci assegna una ricerca sul DNA da fare entro lunedì. Poi esco in giardino da sola, con Asia e Rebecca che dispiaciute vanno in camera a studiare storia per le interrogazioni di recupero che dovranno affrontare. Vado sotto all'unico pioppo del giardino, pieno di statue di marmo che raffigurano mostri mitologici, come mio solito e vi trovo Nico che sta leggendo un libro nero di pelle con il titolo scritto a caratteri gotici color argento e in una lingua sconosciuta.
"Se hai intenzione di chiedermi un'altra volta di uscire con te è la volta buona che ti strangolo..."
Il ragazzo alza lo sguardo in modo minaccioso ma si rilassa appena mi nota.
"Scusa, pensavo fossi Noemi..."
Mi siedo accanto a lui e dico
"Non ti sta molto simpatica a quanto vedo."
"Per niente. È una smorfiosa irritante. E non solo lei anche il suo compare Stefano."
"Sei fortunato che le interessi. Hai una specie di protezione in questo inferno."
Stiamo così per un po' con lui che legge e io che penso. Poi un urlo interrompe la quiete apparente
"Hey stronza, vieni qui che ti spacco il culo!"
La bionda tinta si avvicina da sola con un'aria minacciosa. Si lancia contro di me e colpisce in pieno l'albero sfiorandomi. Fortunatamente Nico si era già spostato e ne è uscito illeso. La bionda colpisce rapidamente e riesco a schivarla, poi una forte rabbia mi investe: sono stufa che lei ne esca sempre incolume. I miei sensi si acuiscono e all'improvviso riesco a percepire ogni singola cellula e ogni singolo battito del cuore di Noemi. Sento la trachea della giovane e un'idea folle mi balza in testa: sarebbe così bello far chiudere quel tubo dal quale passa l'aria e farla soffocare lentamente. Ed ecco che, appena pensato, la trachea si chiude. La faccia della ragazza diventa violacea e posso già sentire la Morte che la cinge nel suo abbraccio. Uno schiocco di dita interrompe il momento e tutto torna come prima. Noemi scappa urlando, mentre Nico mi osserva attentamente. Dal nulla sotto all'albero emerge la figura opalescente di un ragazzo dagli occhi celesti e capelli biondi. Una cicatrice gli percorre il lato destro del volto e indossa una collanina di perle colorate in terracotta.
"Nico, lui sta tornando e non è una bella cosa."
"Grazie, Luke. Sei stato di grande aiuto."
Il ragazzo biondo scompare dopo avermi guardato in modo compassionevole.
"Nico, cosa succede? Chi era quello?"
"L'hai visto?"
Mi chiede con aria preoccupata.
"Certo che sì non sono mica cieca!"
Sto iniziando a spazientirmi. E avere a che fare con una me incazzata non é piacevole. Il moro sospira, sconfortato.
"Vieni con me, dobbiamo parlare."
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Dei Dell'Olimpo: I Gemelli Della Morte
ФанфикIl Campo Mezzosangue ha vissuto un anno di tranquillità per gli standard semidivini dopo la sconfitta di Gea. Ma questa è solo la calma prima della tempesta: un'antica profezia viene portata di nuovo alla luce, ancora più letale e antica della profe...