Capitolo 1: Verità nascoste

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-Alex, ferma!- urlava Penelope, mentre la rincorreva.
-Non ti puoi fermare? Piove, fa freddo e non ho più le forze...-
Alex non voleva ascoltarla, continuava a camminare con passo svelto, senza voltarsi indietro.
-Alexandra Williams!- le urlò la sua migliore amica mentre la raggiungeva con il fiatone. Lei si girò controvoglia e le chiese:
-Che c'è?-
-Sono stufa di correrti dietro, adesso rispondimi, che cosa ti prende?- . Alex non voleva rispondere, in quel momento voleva solo correre via, scappare dalla realtà, ma sapeva anche che dopotutto glielo doveva dire, così le rispose:
-Ho litigato con mia madre, non ne posso più-
-Oh....- rispose l'amica.
Alex era una ragazza di 17 anni che frequentava un istituto artistico di Boston. Era una ragazza mediamente alta, aveva un corpo formoso meraviglioso, era davvero molto bella. Aveva gli occhi grigi come la pioggia e i capelli castani scuri lunghi fino alle spalle, o forse poco più. Aveva delle labbra grandi, ma non troppo, di un colore roseo fantastico. Era una ragazza molto solare e riusciva sempre a strappare un sorriso a qualcuno. Aveva tante qualità nascoste, che nemmeno lei sapeva di avere. Era una ragazza decisa e forte, davvero molto forte. Era coraggiosa, determinata, spavalda e davvero tanto testarda. Se si metteva in testa una cosa, doveva farcela, a qualsiasi costo, ma questa parte di se, non la dava a vedere. Penelope invece, sua migliore amica, era una ragazza molto timida, ma, con le persone che conosceva, sapeva essere simpatica ed estroversa. Era una persona particolare, indecisa su qualsiasi cosa da fare o scelta da prendere. Penelope, però, era sopratutto una ragazza intuitiva, era molto breve a riconoscere il carattere di una persona solo a prima vista.

Ripensando a quello che le aveva detto un secondo prima Alex, Penelope non aveva mai conosciuto la famiglia della sua migliore amica e non ci aveva nemmeno mai fatto caso. Ogni volta che Alex le parlava dei problemi con la sua famiglia, lei non aveva mai pensato al fatto che realmente non l'aveva mai conosciuta. Così la fece sedere su una panchina vicina e le chiese:

-Ne vuoi parlare?- , Alex scosse il capo, non aveva assolutamente voglia di parlare della sua incasinata famiglia. Un altro buon motivo per non parlarne era perché così sarebbe venuta fuori la verità e Alex non poteva assolutamente permetterlo.

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